Die Entführung aus dem Serail

Musica lirica

Trento a Teatro
Stagione Lirica

Die Entführung aus dem Serail
(Il ratto dal serraglio)
Singspiel in tre atti di Christoph Friedrich Bretzner
Rielaborato da Johann Gottlieb Stephanie
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Selim, Pascià Andrea Zanforlin
Konstanze, amante di Belmonte Gabriella Costa
Belmonte, il suo innamorato Paolo Fanale
Blonde, ancella di Konstanze Sabrina Vianello
Pedrillo, servitore di Belmonte Krystian Adam
Osmin, sorvegliante del palazzo del Pascià Bjarni Thor Kristinsson
Klaas, un marinaio Mariano Carlini
Maestro concertatore e direttore d’orchestra Jonathan Webb
Regia, scene, costumi e luci Gabbris Ferrari
Orchestra Regionale Filarmonia Veneta
Coro del Teatro Sociale di Trento
Maestro del Coro Luigi Azzolini
Nuova produzione del Centro Servizi Culturali S.Chiara in coproduzione con il Teatro Verdi di Pisa e il Teatro Sociale di Rovigo

La Stagione Lirica 2010 si conclude - dopo la Norma rappresentata nel gennaio scorso - a dicembre con Die Entfűhrung aus dem Serail di W.A. Mozart. Con la rappresentazione di tale opera il Centro pone un ulteriore significativo tassello nel percorso mozartiano che - iniziatosi nel 2001 con Così fan tutte - ha visto nel corso degli anni rappresentazioni memorabili di Don Giovanni, Die Zauberflőte, Idomeneo, re di Creta, Le nozze di Figaro.
Die Entfűhrung è il primo grande capolavoro di Mozart scritto a 26 anni. E’ il suo terzo Singspiel dopo Bastien und Bastienne e Zaide e prima dell’estremo capolavoro Die Zauberflőte, scritto quando oramai il musicista salisburghese era alle porte dell’Ade.
Il 16 luglio 1782, dopo l’andata in scena al Burgtheater di Vienna, pare che l’imperatore Joseph II abbia esclamato: “troppo bello per i nostri orecchi e troppe note, mio caro Mozart”. “L’esatto numero necessario, Vostra Maestà” - sembra sia stata la risposta di Mozart. Grazie a lui e a questo Singspiel ha inizio la vera rivoluzione dell’opera che approda alla concezione del dramma musicale. Quest’opera rappresenta per l’autore la scoperta della libertà e la nascita dell’amore.
La presente edizione si avvale di un cast vocale di primissimo piano: Gabriella Costa nella parte di Konstanze, raffinata e sensibile interprete mozartiana, il giovanissimo tenore Paolo Fanale nella parte di Belmonte che ha già avuto la ventura di cantare all’Opera di Berlino sotto la direzione di Daniel Barenboim, lo straordinario basso islandese Bjarni Thor Kristinsson che, fra l’altro, nel 2007 fu applauditissimo al Teatro La Fenice di Venezia nella parte di Fafner nel Siegfried di Wagner per la direzione di Jeffrey Tate e la regia di Robert Carsen. Le parti di Blonde e Pedrillo sono affidate a due cantanti specialisti dei rispettivi ruoli: Sabrina Vianello e Krystian Adam.
I ruoli parlati (siamo di fronte ad un Singspiel, cioè una commedia musicale in parte cantata e in parte parlata) sono affidati agli attori Andrea Zanforlin che veste i panni di Bassa (Pascià) Selim e Mariano Carlini nei panni del marinaio Klaas: questa parte di solito viene amputata. Nella presente edizione, invece, è stata mantenuta.
La direzione d’Orchestra è affidata al celebre direttore inglese Jonathan Webb per la prima volta a Trento, mentre la parte visiva è curata da Gabbris Ferrari che firmerà regia, scene, costumi, luci. Ferrari torna a Trento dopo molti anni: di lui ricordiamo un eccellente Barbiere di Siviglia di Rossini di cui firmò scene e costumi per la regia di Maurizio Nichetti.
E’ un nuovo allestimento. L’Orchestra è la ORV, cioè l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, ormai una presenza costante nelle produzioni trentine, mentre il Coro è del Teatro Sociale di Trento, diretto da Luigi Azzolini.
L’opera è coprodotta fra il Centro Servizi Culturali S.Chiara (teatro capofila), il Teatro Verdi di Pisa e il Teatro Sociale di Rovigo.

LA TRAMA

Atto primo
Siamo in Turchia, nella piazza prospiciente il palazzo del Pascià Selim. Belmonte è angosciato perché la sua fidanzata, Konstanze, è stata rapita dai pirati e venduta come schiava insieme alla sua ancella inglese, Blonde, e all'innamorato di quest'ultima, Pedrillo. Belmonte, che è venuto a cercarla, all'entrata del palazzo del Pascià Selim si imbatte in Osmin, il burbero sorvegliante del palazzo, che lo allontana. Belmonte viene intanto a conoscenza che Konstanze sarebbe diventata la favorita del Pascià, mentre Blonde è stata offerta in dono a Osmin. Quando, di ritorno da una gita in mare, sopraggiungono Selim e Konstanze, Belmonte si nasconde. Konstanze è afflitta e Selim, per quanto rispettoso e amorevole, non riesce a guadagnare le sue grazie.

Atto secondo
L'atto si apre con Osmin che arde di desiderio per Blonde senza essere corrisposto. Sopraggiunge Konstanze che si dice pronta a subire ogni tipo di tortura, ma non a cedere alle richieste di Selim. Grazie alla complicità di Pedrillo, che riesce ad informare Blonde dell'arrivo di Belmonte e a far ubriacare Osmin per metterlo fuori combattimento, Belmonte può incontrare Konstanze. Nel quartetto finale Belmonte e Pedrillo informano le due ragazze che verranno a salvarle a mezzanotte, non senza assicurarsi della loro fedeltà e dei loro sentimenti.

Atto terzo
Giunta l'ora, Pedrillo canta una serenata: è il segnale per la fuga. Purtroppo però Osmin si risveglia e i fuggitivi vengono catturati e condotti davanti a Selim. Si scopre così che Belmonte è, in realtà, il figlio del peggior nemico del Pascià. Tuttavia Selim dà prova di grande magnanimità e rinuncia alla vendetta, liberando le due coppie, che possono così ritornare a casa mentre Osmin si ritira, roso dalla rabbia.


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara