Dietro le prime linee
Immagini di guerra dalla Val di Gresta 1914-1918
Le immagini della mostra, realizzate da militari austro-ungarici nel corso della guerra, restituiscono alcuni momenti di vita quotidiana "dietro le prime linee" sul fronte della Vai di Gresta.
Nel settembre 1914, dopo che nel luglio era scoppiata la Grande Guerra, in Vai di Gresta iniziarono i lavori per l'appresta mento della linea a difesa del Trentino meridionale, dato che lo Stato maggiore austro-ungarico aveva deciso di non difendere il monte Baldo.
La linea di difesa saliva dalla piana di Rovereto al monte Faè, proseguiva sul Nagià Grom e, abbassandosi gradatamente, arrivava al Passo San Giovanni. In valle e sulle alture vennero realizzate trincee, postazioni per mitragliatrici, caverne per l'artiglieria, baracca menti per soldati, depositi e teleferiche. Sul monte Creino l'esercito posizionò una serie di artiglierie che dominavano dall'alto la prima linea italiana tra la Vallagarina e l'alto Garda. Inoltre, data la particolare posizione panoramica, venne realizzato un osservatorio per controllare l'esito dei tiri delle artiglierie e a tenere sotto controllo le retrovie e le linee avversarie.
La valle venne divisa in due settori: la parte occidentale, con lo Stivo e il Creino, dipendeva dal comando di Riva del Garda, mentre quella orientale dipendeva dal comando di Rovereto.
Nel maggio 1915, allo scoppio della guerra con l'Italia, la valle venne evacuata e la popolazione civile venne allontanata in Boemia o nei campi profughi in Austria. Fino al novembre 1918 il territorio rimase controllato dall'esercito austro-ungarico; i centri abitati subirono intensi bombardamenti da parte delle artiglierie. L'esercito italiano occupò subito la dorsale Altissimo di Nago, Corna Piana, S. Valentino, Postemone e Vignola. Nel mese di ottobre, dopo aver occupato Brentonico, l'esercito italiano continuò l'avanzata fino a Besagno e Castione.
Verso la fine del 1915 riprese l'avanzata fino ad occupare Mori e Loppio. Il 10 gennaio 1916 gli italiani salirono le rampe meridionali della Vai di Gresta, arrivando fino alla località Piantim e sull'altura di Carpeneda.
Il 15 maggio 1916 iniziò l'offensiva austro-ungarica, conosciuta anche come Strafexpedition, che si svolse nel territorio compreso tra la sinistra Adige e la Valsugana.
Causa l'arretramento delle linee italiane da Lizzana a Serravalle, l'esercito italiano si dovette ritirare sul versante settentrionale del monte Baldo.
organizzazione: Comune di Ronzo Chienis - Museo Storico Italiano della Guerra