Dietro lo specchio
La scuola va a teatro
Proposte per la scuola secondaria superiore
il teatro come strumento di riflessione: lanoressia
Compagnia Teatrincorso
Dietro lo specchio
regia e drammaturgia di Elena Marino
progetto di Flora Sarrubbo e Barbara Fingerle
con Flora Sarrubbo, Barbara Fingerle, Silvia Furlan, Mara Pieri
produzione Teatrincorso
con il contributo finanziario della Provincia Autonoma di Trento
La lotta della donna per l'autonomia all'interno della cultura patriarcale, così come la necessità di fissare una propria identità personale e di riconoscersi in un ruolo sociale, cancella un confine, da sempre labile, tra la donna moderna e quella del passato. La lotta intesa come spinta verso l'esterno è in realtà da sempre battaglia interiore, come sostiene Rudolph M.Bell all'interno del suo libro "La santa anoressia". Questa battaglia ha come risultato la padronanza su se stesse e sui propri impulsi fisici. Da qui la "risposta anoressica è senza tempo" e la mancanza di desiderio (anoressia dal greco anprivazione orexis-appetito) significa in realtà guidare il proprio corpo attraverso il sacrificio; la negazione del godimento è un atto estremo, la vittoria sul proprio corpo, sulla propria vita, sulla società. Una lotta esterna può portare al fallimento nel riconoscimento dell'altro, la battaglia interiore ha invece come unico referente se stesso, perdere è una vittoria che porta alla conquista temporanea di se stessa e insieme una potente sconfitta e questa autodistruzione "viola la convinzione propria della cultura che tutti i suoi membri sani debbano dimostrare voglia di vivere".
Uno spettacolo che parta dalle sante anoressiche presuppone oggi un'attenta riflessione su noi donne "laiche", femminilità quotidiane, sempre esposte alla mercificazione del corpo, alle catene del dimostrare, donne in continuo movimento tra il proprio profondo e la propria immagine strumentalizzata, nonché sulle donne del futuro, adolescenti fragili o troppo forti, oggi di nuovo responsabili di famiglie assenti, rifiutate o troppo amate, inconsapevolmente provocanti e provocatoriamente bambine.
Prima delle rappresentazioni e dei film verranno dedicati alcuni minuti a una breve introduzione; al termine seguirà un dibattito nel quale i ragazzi potranno intervenire e porre domande. Lintroduzione e la conduzione del dibattito degli spettacoli sarà a cura di un attore o del regista della compagnia, per i film sarà a cura di Alberto Brodesco.
Alberto Brodesco è critico cinematografico per il quindicinale "QT - Questotrentino" e per il mensile "Citylights - Informacittà Vicenza". Lavora presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell'Università di Trento. È cultore della materia in Sociologia del Cinema
organizzazione: Teatro delle Quisquilie