Dimora di ruggine

Incontri e convegni , Presentazione libro

Khadija Abdalla Bajaber è una scrittrice kenyota, originaria di Mombasa, la città sull’Oceano Indiano che sorge su una piccola isola, separata dal continente solo da due piccoli fiumi e che conserva tracce del passaggio del grande viaggiatore marocchino Ibn Battuta e, nelle architetture, delle scorrerie portoghesi che si insediarono su quello che era un sultanato indipendente.

Forse non ha molto senso parlare di ‘letteratura africana’ come se si trattata di un’unica grande letteratura e non ci fosse una grandissima varietà di voci comporre lo spirito di un continente. Del resto chi mai osa parlare di ‘letteratura europea’, non tenendo conto delle diversità esistenti da Paese a Paese?

Tuttavia Khadija Abdalla Bajaber si è aggiudicata, proprio con ‘Dimora di ruggine’ un importante premio africano, grazie al giudizio del grande scrittore nigeriano Igoni Barrett, sbaragliando la concorrenza di autori provenienti da tutta l’Africa.

Khadija è di ascendenza Hadrami, il misterioso popolo originario dello Yemen dalla ricchissima cultura che ha conosciuto una diaspora impressionante nel Corno d’Africa e in Asia, fra Indonesia e Vietnam.

Noi la incontreremo mercoledì in un incontro che ci permetterà di ascoltare una donna portatrice di una cultura così diversa e interessante, nella quale ‘gli animali non umani’ dispongono di una loro cultura, una mole di conoscenze trasmesse dalle generazioni precedenti che permettono di affrontare il presente.

Considerato uno dei più bei romanzi africani del secolo, ‘Dimora di ruggine’ ha consacrato il talento della sua autrice, la kenyota Khadija Abdalla Bajaber, una laurea in giornalismo, scoperta dal nigeriano Igoni Barrett.
Nata a Mombasa, dove tuttora vive, Khadija Abdalla Bajaber è di ascendenza Hadrami, un popolo originario dello Yemen.

Il libro racconta la storia di Aisha che non si rassegna a celebrare il funerale del padre, un pescatore molto stimato, senza che nella tomba siano sepolti i suoi resti: l’uomo infatti è uscito da molti giorni con la sua barca e non ha fatto ritorno a Mombasa. La figlia decide così di andare per mare lei stessa e cercarlo: lo farà sviluppando un rapporto sincretico con gli animali che entrano in contatto con lei, durante questo viaggio di formazione