Dino Saluzzi Folklore (Argentina)
Garda Jazz Festival
Dino Saluzzi - bandoneon
Matias Saluzzi - basso
Cuchara Saluzzi - sax
Jose Saluzzi - chitarra
Jorge Savelon - batteria
Il bandoneon è una sorta di piccola fisarmonica di forma quadrangolare. Uno strumento nato in Germania verso la metà dell'Ottocento e poi emigrato dall'Europa centrale in Argentina, dove la sua storia si è assimilata in modo indelebile con il tango e successivamente con il nome di Astor Piazzolla. Dopo la scomparsa del grande compositore argentino, si può dire senz'altro che lo scettro di maggiore interprete dello strumento sia passato a Dino Saluzzi. Il suo percorso musicale è più istintivo di quello di Piazzolla, ma altrettanto ricco e significativo.
Quando uscì il suo secondo album in solo, intitolato "Andina", Saluzzi fu definito il più grande maestro vivente di bandoneon. Il musicista, nato in una famiglia di musicisti, dopo aver seguito una formazione classica, dopo aver conosciuto Piazzolla e allacciato con lui una solida amicizia, ha percorso strade proprie, assimilando vari idiomi della musica popolare argentina e cercando un equilibrio tra composizione e improvvisazione. Nei primi anni Settanta lo troviamo al fianco di Gato Barbieri, in quella che sarà una tappa fondamentale della sua carriera: l'album "Chapter One: Latin America". Poi le collaborazioni si infittiscono: Charlie Haden, Pierre Favre, Enrico Rava e Marc Johnson, il contrabbassista presente nello splendido album "Cité de la Musique", registrato da Saluzzi nel 1996 per l'etichetta Ecm. Lo incontriamo anche in numerosi altri album registrati per l'etichetta tedesca, per la quale Saluzzi incide fin dall'82. Tra gli altri, si segnalano particolarmente i dischi con John Surman e Tomasz Stanko. Tra le sue ultime cose ci sono la collaborazione con il Rosamunde Quartet, formazione di matrice classica, e con il batterista scandinavo Jon Christensen in uno stupendo album per bandoneon e percussioni, intitolato "Senderos".
Saluzzi si esibisce spesso anche con la sua "Family", nella quale troviamo l'ottimo chitarrista Josè Maria, suo figlio, e con la quale sviluppa gli aspetti più etnici della sua musica, fondendo in una mirabile sintesi tango, candombe, milonga e altre tradizioni. A tale proposito, il musicista ha detto: "Sono certo che stiamo sviluppando una nostra musica originale, di chiara fisionomia sudamericana, in grado di portare nuove idee alla musica di tutto il mondo".
organizzazione: Cooperativa ArteMusica - Ingarda Trentino Spa - P.A.T. Assessorato alla Cultura