Disputatio musce cum formica
Disputatio musce cum formica
ovvero
La disputa tra la mosca e la formica di Bonvesin da la Riva
Poemetto didattico e giocoso in teatro e musica rivolto ai giovani e alle famiglie
Interpreti Alessandro Bonollo
Laboratorio Musicale di Ravina
Direttore Maurizio Postai
Regia Emanuele Pianta
Costumi La Sartoria Cristina Senter
Collaboratori ARRT Attori Riuniti Rovereto Trento
Lo spettacolo Il Contrasto tra la mosca e la formica è una favola in versi scritta da Bonvesin da la Riva, un esponente della poesia didattica in volgare, vissuto a Milano nella seconda metà del Duecento. Si tratta di un testo di ispirazione moralistica, che racconta la disputa tra una mosca e una formica, entrambe determinate a difendere il proprio modo di vivere e risolvere i problemi dellesistenza. Il contrasto è descritto con un linguaggio acceso e violento, addolcito comicamente dalluso della metafora bestiaria e dal richiamo al lavoro contadino. Nonostante i molti contenuti filosofici e religiosi, lautore scrive per un pubblico non colto ma desideroso di sapere.
Dal testo di Bonvesin deriva uno spettacolo rivolto ai giovani che tratta del conflitto tra una vita fondata sul lavoro e sui valori civili di reciproco aiuto, di rispetto delle leggi, e una vita anarchica e individualistica che mette al primo posto la propria libertà, senza considerare il rispetto del prossimo e la difesa del più debole.
La scelta delluso dei canti di lavoro vuole essere un modo per raccontare come il lavoro manuale, che oggi rischia la scomparsa, non sia solo un fatto di produzione materiale ma soddisfi anche i bisogni spirituali di cui luomo necessita.
Bonvesin da la Riva (1240/50-1313)
Bonvesin da la Riva è senza dubbio il più importante scrittore lombardo del Duecento. Nato a Milano, frate laico appartenente al terzo ordine degli Umiliati, una confraternita laica pauperistica, è riconisciuto doctor in grammatica, titolo di cui al tempo potevano fregiarsi in pochi. Insegnante, la sua opera principate è il Libro delle tre scritture, poemetto in quartine in cui descrive i regni dell'oltretomba.
Anticipatore di Dante, grazie alla sua sottille abilità stilistica è fra i pochi poeti provenienti dalla pianura padana a reggere il confronto con la scuola dei toscani.
Note di Regia
Dal punto di vista registico, lo spettacolo affronta la sfida consistente nel far arrivare allo spettatore moderno contenuti espressi in un linguaggio arcaico, anche se molto concreto e colorato, infarcito di parole che vivono ancora in molti dialetti dell'area padana e trentina. L'attore è chiamato a usare tutte le risorse del sotto-testo e dell'espressione corporea per restaurare la pienezza di una comunicazione solo superficialmente oscurata dal passare del tempo. L'uso di una lingua allo stesso tempo lontana e vicinissima stimola nello spettatore curiosità e godimento nel sentirsi comunque capace di intendere i contenuti vivi e pulsanti dell'azione scenica.
organizzazione: ARRT Attori Riuniti Rovereto Trento - Laboratorio Musicale di Ravina