Dissonorata
Trento Oltre
La Stagione di Teatri Possibili con il Centro S. Chiara
Compagnia Scena Verticale
Dissonorata
Un delitto donore in Calabria
di e con Saverio La Ruina
collaborazione alla regia Monica De Simone
musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Gianfranco De Franco (fiato dei Mandara Project)
luci Dario De Luca
La piccola ma emblematica storia di una donna meridionale, vittima della legge degli uomini, schiava di un padre-padrone. Un racconto tragico e commovente ma al tempo stesso grottescco e surreale, sempre sul filo di un amara ironia.
Premio UBU 2007
Migliore attore e Migliore novità italiana
Finalista al Premio ETI - Gli Olimpici del Teatro 2007
Migliore interprete di monologo
Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2008
Segnalazione speciale
Spesso, ascoltando le storie drammatiche di donne dei paesi musulmani, mi capita di sentire leco di altre storie. Storie di donne calabresi dellinizio del secolo scorso, o della fine del secolo scorso, o di oggi. Quando il lutto per le vedove durava tutta la vita. Per le figlie, anni e anni. Le donne vestivano quasi tutte di nero, compreso una specie di chador sulla testa, anche in piena estate. Donne vittime della legge degli uomini, schiave di un padre-padrone. E il delitto donore era talmente diffuso che una legge apposita quasi lo depenalizzava.
Partendo dalla piccola ma emblematica storia di una donna calabrese, lo spettacolo offre lo spunto per una riflessione sulla condizione della donna in generale. Parlando del proprio villaggio, parla della condizione della donna nel villaggio globale.
Nello spettacolo risuonano molteplici voci di donne. Voci di donne del sud, di madri, di nonne, di zie, di loro amiche e di amiche delle amiche, di tutto il parentado e di tutto il vicinato. E tra queste una in particolare. La piccola, tragica e commovente storia di una donna del nostro meridione. Dal suo racconto emerge una Calabria che anche quando fa i conti con la tragedia vi combina elementi grotteschi e surreali, talvolta perfino comici, sempre sul filo di unamara ironia.
cu a capa vasciata a cuntà i petri pi nterra
Sungu na guagliona e quannu passu mìanzu i genti agghia teni a capa vasciata fa chi cuntu i petri pi nterra, si mi parli angunu nu zùacculu ncapa e via p i fatti suji. Tiru i zùacculi pi difesa e pu nata vota a capa vasciata a cuntà i petri pi nterra. Si veni angunu a mi dici Oh, jamu a tala parta, jiu u pigghiu subbitu a petrati, chi jè sta cunfidenza?. Un davu retta a nisciunu e un gavuzu mai luacchi a nterra ca si nziammai si scontrinu cu quiddi i nu masculu tuttu u paisu mi chiami puttana.
cassa del Teatro Auditorium dal lunedì al sabato ore 10.00-19.00
cassa del Teatro Sociale dal lunedì al sabato ore 16.00-19.00
cassa de Teatro Cuminetti da un'ora prima dell'inizio dello spettacolo
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara - Teatri Possibili Trento