Dittico della fame
Materiale non Conforme
Il Dittico della Fame degli ILINX approda a Materiale Non Conforme, la stagione di Arditodesìo
Il palco del Portland si apre ad uno spettacolo non convenzionale e di forte impegno civile. La compagnia Ilinx di Treviglio (Bg) racconta le contraddizioni del nostro tempo: il desiderio di successo, le insicurezze, la fame, il sesso.
Ilinx (Treviglio - Bergamo)
Dittico della fame
Lato A. Cicche
Lato B. Mostro
Visione e parole Cristiano Sormani Valli
Creazione Nicolas Ceruti, Maria Rosa Criniti, Luca Marchiori, Mara Marini, Cristiano Sormani Valli
Azione Nicolas Ceruti, Maria Rosa Criniti, Luca Marchiori, Mara Marini
Ricerca fotografica e fotografie Alessandra Di Consoli
Video Barbara Ferrari, Nicolas Ceruti, Cristiano Sormani Valli
Scene e luci Nicolas Ceruti, Luca Marchiori
Audio Thomas Peres
Ricerca musicale Cristiano Sormani Valli, Luca Marchiori
Ingredienti
Uno spettacolo diviso in due; due spettacoli in uno: il lato A ed il lato B.
Due temi connessi e speculari luno allaltro. Il doppio lato della medaglia.
Entrambi caratterizzati dalla medesima messinscena.
Il lato A è per due voci femminili, il lato B per due voci maschili.
Uno spettacolo sulla fame come ricerca ossessiva di qualcosa, qualcuno.
Unindagine tragica-comica della realtà contemporanea attraverso la lente del surreale.
Una scatola scenica cubica 4x4x4 metri. Americane dacciaio a delimitarne il perimetro. Plastica su 3 lati ad isolare lo spazio scenico. Telo di proiezione alle spalle degli attori. Video, fotografie ad accompagnare e completare la messinscena, con i quali gli attori interagiscono e dialogano.
Due piedistalli-palchetti: acciaio e plexigas. Luce al loro interno.
Fari sagomatori, audio e video come parte integrante del cubo-stanza.
Struttura autonoma per replicabilità in qualsiasi tipo di spazio e contesto.
Microfoni per gli attori. Musica ad accompagnamento della scena.
Lato A. Cicche
Cicche è un provino. Immaginato? Reale? A questo provino partecipa una donna.
Una donna che ha come caratteristica quella di nutrirsi solamente di chewingum.
Non più giovane, non più magra, non più bella. Che anzi vede sfiorire la sua bellezza giorno dopo giorno. Che tenta con ogni trucco di tornare ad essere quello che non è più.
Una donna alla ricerca di una bellezza esteriore che non muoia. Che non sparisca ingoiata dal tempo.
Una donna che farebbe di tutto per poter lavorare col Direttore, un uomo che ama, ammira, stima e adora. Un uomo che rappresenta per lei la piena realizzazione di ogni desiderio.
Una donna che dialoga con la sorella morta. Suo alter ego-coscienza razionale, contraria e complementare.
Un discorso in forma grottesca sullanoressia, sulla ricerca duna bellezza omologata, di uno status sociale apparentemente appagante. Uno spettacolo sulla negazione della Fame, sulla trasformazione della Fame: da naturale a metafora della spasmodica ricerca dannullamento del tempo e del successo.
Il tutto caratterizzato da un linguaggio e da una maschera del personaggio grotteschi.
Comicità della forma, tragedia nella sostanza.
In scena due attrici che interpretano i due personaggi principali dellopera.
Due attori, invece, in video, interpretano i due provinanti, o dottori dellistituto, personaggi che intervallano ed accompagnano, coi loro dialoghi, il provino e la relazione fra le due sorelle.
Lato B. Mostro
Mostro è un lavoro sulla preda e sul predatore. Sulla fame, sulla timidezza, sulla relazione
sensuale-sessuale. Sulla seduzione. Sulla fascinazione. Sulla mancanza damore.
Mostro è un concerto immaginifico per voce e musica elettronica.
Mostro parla di un uomo che non è mai stato veramente amato. Timido ed introverso. Mostro parla di uno scienziato. Di un topo da laboratorio trasformato dagli eventi e dalle scelte, in una cavia. Mostro parla di un uomo che sperimenta su di sé un siero che gli da la possibilità di sedurre qualsiasi essere umano.
Mostro parla del sesso trasformato in ossessione. Dellincapacità di conquista vera. Di
manipolazione. Dimpossibilità a fermarsi. Di mancanza di relazione. Parla di una lenta
trasformazione da uomo in essere bestiale.
Mostro parla di fame intesa come degenerazione della pulsione sessuale, pulsione e funzione necessaria ed essenziale nella vita, che si presenta invece qui nella sua forma più buia e famelica.
Mostro prende lavvio da un racconto di Cristiano Sormani Valli, inserito nella raccolta di racconti Il naturale evolversi dei fatti edito da MJM editore.
Nella nostra messinscena il personaggio principale dellopera è interpretato da due attori. Il primo interpreta Kurt prima dellesperimento: la parte timida ed introversa. Il secondo, invece, interpreta Kurt nella sua parte bestiale del dopo trasformazione. Arrivando ad identificare ed uniformare le due personalità-personaggi nel corso dellopera.
Ogni incontro-dialogo, invece, avviene attraverso luso del video. Gli attori interpreteranno i
diversi personaggi incontrati da Kurt nel corso della vicenda, dialogando direttamente con lattore in scena.
organizzazione: Arditodesìo - Portland nuovi orizzonti teatrali