Divenire pachamama: una controversia tra cattolici tradizionalisti ed ecologisti
L’intervento si occuperà del conflitto sulle “pachamama”: tre statue, raffiguranti una madre con un bambino in grembo, presentate come simbolo della madre Terra e poste al centro di un mandala (sic) dalla delegazione amazzonica alla cerimonia di apertura del Sinodo dei Vescovi per la regione Panamazzonica (4 ottobre 2019). Successivamente, le statue sono state trafugate e gettate nel Tevere. Lo scultore, un attivista di destra, ha rivendicato l’azione in un video, pubblicato su youtube e diffuso da canali tradizionalisti. Ciò ha generato una controversia: i conservatori consideravano le statue come pachamamas, ovvero idoli Inca; altri suggerivano che le statue rappresentassero la Beata Vergine Maria (“Nostra Signora dell’Amazzonia”); portavoce vaticani hanno dichiarato che le statue erano una semplice rappresentazione della “vita” e non simboli religiosi. Nell’identificazione hanno pesato i mezzi di informazione, che hanno unanimemente battezzato “pachamama” le statuette.
Diverse concatenazioni di figure sembrano rilevanti per inquadrare il conflitto in termini semiotici. In relazione a una recente polemica tra Bruno Latour e Edoardo Viveiros de Castro, possiamo notare l’interessante sovrapponibilità tra opposte isotopie religiose e politiche. Esse sono manifestate da altrettanti percorsi figurativi: il primo, femminile, è associato alla vita e alla creazione; il secondo, maschile, alla morte e all’escatologia.
Coordinamento scientifico
Massimo Leone, Direttore FBK-ISR
Evento in lingua italiana
La presentazione avverrà in modalità online
Per collegarsi all’evento è obbligatoria la registrazione entro martedì 19 aprile 2022 alle ore 12.00
Durante l’incontro saranno disattivi webcam e microfono per evitare sovraccarichi di rete.