Divisionismi dopo il Divisionismo
La pittura divisa da Segantini a Bonazza
Questa nuova esposizione, curata da Alessandra Tiddia del Mart, presenta una selezione di opere ad olio e su carta, provenienti dalle collezioni del Mart e del MAG così come da raccolte pubbliche e private, intende indagare i nuovi rapporti compositivi e stilistici introdotti a suo tempo dalla rivoluzione divisionista.
Segantini, maestro del Divisionismo italiano, ci introduce in un percorso ricco di variazioni sia nei temi che nelle modalità espressive nell’ambito del Divisionismo storico, che a sua volta affida alla luce un valore nuovo e assolutamente attualizzante, che venne posto al centro dell’indagine artistica di molti altri artisti.
Questo aspetto viene indagato con attenzione attraverso i capolavori divisionisti e futuristi esposti a Rovereto, al Mart dal 25 giugno 2016, nella mostra I pittori della luce. Dal Divisionimo al Futurismo, curata da Beatrice Avanzi, Musée d’Orsay, Daniela Ferrari, Mart, e Fernando Mazzocca, Università degli Studi di Milano, a cui la rassegna di Arco intende collegarsi con una selezione di opere che verifica l’estensione della poetica divisionista nel Novecento italiano.
La mostra ad Arco pone all’attenzione del pubblico alcuni esempi di pittura divisa realizzati subito dopo l’esperienza divisionista e parzialmente compresi dalla stessa, ma anche opere meno note che curiosamente continuano a rivolgersi a questa modalità negli anni '30 e '40, a partire dal trentino Luigi Bonazza o dal triestino Vito Timmel, entrambi artefici di opere contrassegnate da una sorta di puntinismo si potrebbe dire “post litteram”.
organizzazione: Mag - Museo Alto Garda