Don Byron & Ivey - Divey Quartet (Usa)

Musica jazz

Garda Jazz Festival

Don Byron clarinetto, sax tenore
George Colligan - piano
Lonnie Plaxico - basso
Billy Hart - batteria

Don Byron è senza dubbio il principale protagonista di un ripescaggio del clarinetto come strumento fondamentale nel jazz contemporaneo. Musicista colto, spinto da inesauribile curiosità e sostenuto da idee in continua ebollizione, egli si è espresso affrontando in ogni sua opera discografica un diverso ambito stilistico e dosando gli ingredienti in modo tale che ogni prodotto riesca a riflettere con nitidi contorni la sua vulcanica personalità. Se il suo disco d'esordio, del '92, presentava musiche di notevole originalità, con un arrangiamento da Ellington e una trascrizione da Schumann, il clarinettista ha poi proseguito affrontando la tradizione klezmer di Mickey Katz e successivamente si è rivolto alla proposizione quasi filologica delle musiche di Raymond Scott, John Kirby e ancora di Ellington, per poi passare al rap e al funk di "Nu Blaxploitation", ha sondato il filone della forma canzone, delle arie e dei Lieder di matrice colta e ha visitato la musica latina con il suo progetto "Music For Six Musicians".
Con questo progetto, denominato Ivey-Divey, ci troviamo di fronte a un'ulteriore tappa del percorso di esplorazione e scoperta dell'universo musicale contemporaneo, che si focalizza su una delle figure più rilevanti della storia del jazz: il sassofonista tenore Lester Young. Un solista della grossa orchestra di Count Basie, Young fu un precursore, dettando la nuova strada che si sarebbe poi sviluppata negli anni Quaranta con la rivoluzione del be-bop, in particolare attraverso il genio folgorante di Charlie Parker. Byron ha voluto sondare il lavoro solistico di Young con un disco pubblicato lo scorso anno, "Ivey-Divey" appunto, che si ispira in particolare alle registrazioni effettuate dal sassofonista nel 1946, in trio con due altri colossi: il pianista Nat King Cole e il batterista Buddy Rich.
Adesso quel lavoro, che Byron registrò insieme al batterista Jack DeJohnette e al pianista Jason Moran, diventa una proposta dal vivo con questo quartetto, nel quale troviamo l'apporto di un bassista rodato come Lonnie Plaxico, già collaboratore di Wynton Marsalis, Cassandra Wilson e Dexter Gordon, e del formidabile batterista Billy Hart.


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