Don Luigi Ciotti, Fausto Pocar, Gianni Speranza intervistati da Raffaele Crocco

Manifestazioni ed eventi

Dolomiti di Pace

ore 14
DON LUIGI CIOTTI fondatore Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
FAUSTO POCAR presidente del Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia
GIANNI SPERANZA sindaco di Lamezia Terme
intervista di RAFFAELE CROCCO giornalista

ore 16
NAVEED NADEEM, SANJAY KANSA BANIK, TARI GULREZ, JOHN SALINS in concerto

Don Luigi Ciotti è uno dei più noti promotori di iniziative rivolte al sostegno degli emarginati ed è fortemente impegnato nella lotta contro le tossicodipendenze e la mafia. Dopo aver costituito nel 1966 il Gruppo Abele, ha fondato "Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", un network che, oggi, coordina oltre 700 associazioni e gruppi sia locali che nazionali.

Fausto Pocar è professore di Diritto Internazionale presso l’Università di Milano. Nel 2000 è stato nominato giudice del Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia, divenendone Presidente nel 2005. Ha alle spalle una lunga esperienza nell’ambito delle Nazioni Unite, in particolare nel campo dei diritti dell’uomo, e nel settore del diritto internazionale privato e comunitario europeo.

Gianni Speranza è l’attuale sindaco di una delle città della Calabria che più ha subito il controllo da parte della criminalità organizzata: nel 2001 il consiglio comunale di Lamezia Terme è stato sciolto a causa di infiltrazioni mafiose, con il conseguente commissariamento. Primo cittadino dal 2005, Gianni Speranza, che alcuni giorni dopo la sua elezione è stato oggetto di un’azione intimidatoria, ha fatto quindi della lotta alla criminalità e alle associazioni di stampo mafioso una delle sue battaglie prioritarie.

Naveed Nadeem (voce), Tari Gulrez (voce), Sanjay Kansa Banik (tabla) e John Salins (tabla) operano una fusione fra la tradizione pakistana e indiana, lasciando alla musica il compito di tessere un dialogo di pace. Il quartetto rende anche omaggio al compianto cantante pakistano Nusrat Fatheh Alì Khan, maestro del canto qwaali.

Luogo: Forte Pozzacchio
Quota: 882 metri

Forte Pozzacchio, detto anche Forte Valmorbia dal nome del paesino che sorge ai suoi piedi, aveva il compito di bloccare assieme al Forte di Matassone, sull’altro versante della valle, eventuali avanzate italiane provenienti dal Pian delle Fugazze e dal vicentino. Allo scoppio della guerra non era stato ancora ultimato perciò venne dapprima abbandonato e quindi ripreso dagli austriaci durante la Strafexpedition. Scavato interamente nella roccia rimase imprendibile nonostante alcuni sanguinosissimi attacchi italiani di cui tiene memoria anche un giovane Montale che di Valmorbia scrisse che è "terra dove non annotta".

Accesso
In automobile lungo la strada del Pasubio (ss 46) sino a bivio per Vanza e quindi verso l’abitato di Pozzacchio. Poco prima del paese, sull’ultimo tornante a destra si stacca la stradina che conduce al parcheggio, proseguendo quindi a piedi per 20 minuti.

Info
Qualora il maltempo impedisse di raggiungere il forte, l’incontro e il concerto avranno luogo alle ore 21 presso l’Auditorium comunale a Moscheri di Trambileno.
La partecipazione all’escursione, al concerto e all’incontro è libera e gratuita 0464 430363

Un’iniziativa
Trentino S.p.A.
Azienda per il Turismo Rovereto e Vallagarina
Comune di Trambileno

Escursione
In occasione dell’evento è possibile effettuare un’escursione in compagnia delle Guide Alpine del Trentino a Forte Pozzacchio.

Ritrovo alle ore 9.30 allo Stadio Quercia di Rovereto, trasferimento con mezzi propri fino all’abitato di Pozzacchio. In 45 minuti di cammino circa lungo la strada militare si raggiunge il Forte, dove verrà effettuata la visita guidata. Dislivello in salita 100 metri, difficoltà E.

È consigliabile prenotare l’escursione telefonando allo 0464 430363


organizzazione: Trentino spa