Dopo il silenzio

Teatro

Stagione di prosa di Borgo Valsugana e Grigno 2013/2014

Dopo la significativa esperienza di Per non morire di mafia, lavoro teatrale tratto dall’omonimo libro di Pietro Grasso che è stato presente sui palcoscenici italiani per due stagioni, ha debuttato nel 2013 al Festival di Spoleto «Dopo il silenzio». Si tratta di una scrittura scenica che vede la collaborazione tra una figura come Pietro Grasso, magistrato nella trincea della lotta alle mafie e oggi Presidente del Senato della Repubblica, e uno dei più interessanti drammaturghi italiani, Francesco Niccolini.
Il Presidente del Senato PIETRO GRASSO interverrà in videoconferenza.

Associazione SiciliaTeatro
Dopo il silenzio
tratto da LIBERI TUTTI di Pietro Grasso (ed. Sperling & Kupfer)
di Francesco Niccolini e Margherita Rubino
con Sebastiano Lo Monaco, Mariangela D'Abbracccio, Turi Moricca
regia Alessio Pizzech
scene Giacomo Tringali
costumi Cristina Darold
musiche Dario Arcidiacono
luci Luigi Ascione
interventi video Giacomo Verde
aiuto regia Vincenzo Borrino
canti originali Carlo Muratori
coro Discantus
diretto dal maestro Salvo Sampieri
foto di scena Tommaso Le Pera

Prima rappresentazione 5 luglio 2013 Teatro San Niccolo - Festival di Spoleto

Dopo la significativa esperienza di "Per non morire di mafia", tratto dall'omonimo libro, [...] vede la vita al Festival di Spoleto 2013 Dopo il silenzio. Una nuova avventura teatrale, questa, una scrittura autonoma che vede la collaborazione tra una figura come Pietro Grasso e uno dei più interessanti drammaturghi italiani, Francesco Niccolini. Un testo questo che vede la luce, per giunta, in uno scenario politico e sociale, rispetto a due anni fa, sempre più costantemente disorientante in cui con una velocità sorprendente tutto è divorato: dai contenuti culturali, fino alle informazioni di carattere scientifico e tecnologico. A fronte di tanta velocità massmediatica, di tanto urlo, di tanto disagio emotivo e materiale che travolge i cittadini di questo nostro amato e ferito paese, il teatro può essere sempre di più portatore di storie, creando le condizioni per conoscere e quindi per poter decidere sul proprio destino sociale e privato. Per questo mi è sembrato importante accogliere l'invito di Sebastiano Lo Monaco e di Margherita Rubino [...].
In questo caso il palcoscenico è il luogo della Storia, di una storia collettiva che attraversa le piccole vicende personali di ognuno di noi e che quindi può in sé contenere le fondamenta di un possibile riorientamento nazionale. In quest'ottica anche in Dopo il silenzio la parola teatrale diventa strumento di indagine di una Storia di un paese, l'Italia, che coincide, si scontra talora, diverge e poi trova punti di contatto con la storia della mafia con i suoi addentellati politico / economici, con il suo ribaltamento valoriale che si è unito a un imbarbarimento dei costumi e della vita pubblica.
Questo certo rappresenta il fulcro narrativo di questo nuovo spettacolo, [...] ponendo elementi di un racconto scenico che, non riducendosi a una dimensione cronachistica o di denuncia, mi pare vada verso le forme dell'antica Tragedia affrontando i grandi temi della coscienza in lotta con la giustizia e con la morte come orizzonte estremo. [...] Il teatro da sempre fonte di salvezza spirituale e specchio della collettività ci consente di viaggiare fra le immagini, i ricordi, i frammenti di un intero che si è spezzato tra intimidazioni, bombe, morte portata nelle pubbliche piazze. [...] L'immagine è quella di un Silenzio che parli, opposto a un silenzio omertoso che vogliamo cancellare e costruire su quel "Dopo" il nostro futuro. [...]


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Borgo Valsugana - collaborazione comuni del Sistema Culturale Valsugana Orientale