Double points: One & Two
Emio Greco / PC Olanda
DOUBLE POINTS: ONE (Prima nazionale)
DOUBLE POINTS: TWO (Prima nazionale)
Secondo autore italiano "emigrato" presente al Festival, Emio Greco è uno dei coreografi di punta della nuova generazione europea. Nato a Brindisi trentasei anni fa vive e lavora ad Amsterdam, città che ha raggiunto dopo un lungo peregrinare che lo ha portato a danzare tra gli altri con Jan Fabre e Saburo Teshigawara.
Dal 1995 lavora in tandem con il registra teatrale e drammaturgo olandese Pieter C. Scholten, da lui quel PC nel nome della Compagnia, con il quale ha realizzato diversi lavori e ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali come il Premio Philip Morris Arts per la danza nel 1999 e l'Herald Angel attribuitogli al Festival Internazionale di Edimburgo dal giornale scozzese The Herald nel 2001 per Double Points: One & Two.
Un sodalizio artistico perfetto quello tra Greco e Scholten basato sulla ricerca di equilibrio tra il movimento puro e la costruzione di pièce incentrate sulla relazione tra corpo e pensiero e avviato con la trilogia Fra Cervello e Movimento comprensiva di due soli, Bianco ('96) e Rosso ('97), e di un duetto Extra Dry ('99). Entrambi fautori di una poetica che vede il movimento autosufficiente rispetto a un tema, focalizzano la loro originale ricerca su un'indagine del corpo sospesa tra la spontaneità e la riflessione intellettuale.
Con Double Points: One & Two, penultima creazione di Emio Greco PC - lo scorso mese di maggio ha debuttato a Bruxelles Rimasto Orfano, un lavoro incentrato sul tema dell'assenza e dell'abbandono - la coppia di artisti esplora le influenze esterne al corpo e il tema del doppio attraverso i concetti di simultaneità e di fusione. Strutturato in due parti, un solo One, danzato sul travolgente Bolero di Ravel dallo stesso Greco, e un duo Two, in cui Greco si esibisce con la spagnola Bertha Bermudez Pascual, lo spettacolo si configura come una vera e propria sfida per il coreografo al superamento della tentazione di essere "l'unico" sulla scena, modalità di lavoro da sempre esperita e tanto consona al suo essere interprete singolare e carismatico.
Il tema del doppio si sviluppa qui in un confronto costante con la musica e con "l'altro da sé": nel primo caso c'è una ricerca dei confini e della permeabilità-resistenza all'invasione della musica, nel secondo il tentativo, riuscito, del raggiungimento di un'utopia, quella del sincrono e dell'unisono perfetto nel movimento.
«Di fronte al Bolero di Ravel - scrive Greco a proposito di One - non si può rimanere nell'ambito del solo perché si sviluppa un continuo scontro con la musica. È la storia di un uomo messo a confronto con una forza che lo trascende, la tragica realtà di un unico danzatore di fronte a un'orchestra sinfonica. Per esistere ho bisogno di entrare nel sistema musicale, frenare la dimensione tragica di questo inesorabile crescendo di potenza».
Ecco allora dispiegarsi la danza in un contorno visivo e sonoro di grande intensità, nutrito di passi mutuati dal balletto classico intercalati con il minimalismo di una ricerca gestuale del tutto nuova: movimenti rapidi, precisi, che fendono lo spazio e la musica incalzante di Ravel.
Stessa cifra stilistica che si estende alla seconda parte del lavoro danzata in coppia con Bertha Bermudez Pascual che prende le forme di un dialogo allo specchio, annientando persino la dicotomia maschile-femminile a favore di una contaminazione dei corpi nella danza e di una simmetria di grande intensità drammatica
COMPAGNIA: Emio Greco / PC Olanda
organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto - PAT Ass. Cultura - Comune Rovereto Ass. Cultura - Ministero Beni e Attività Culturali - Regione T-AA - APT Rovereto - MART Centro Internaz. Danza - ASM Rovereto - Cassa Rurale Rovereto