E per questo resisto
Giorno della memoria. 27 gennaio 2006
Compagnia di Lizzana
E per questo resisto
di Paolo Manfrini da
Listruttoria di Peter Weiss
Cerano le ciliegie mature ma non le abbiamo assaggiate di Vittoria Fait Prosser
Terezin Poesie dei bambini del campo di sterminio
Busco en el tiempo dedicata ai desaparecidos
Poesie e canzoni di Bertolt Brecht
Dal dicembre del 1963 allagosto del 1965 si svolse a Francoforte un processo contro un gruppo di SS e di funzionari del Lager di Auschwitz. Era il primo del dopoguerra. Peter Weiss assistette a molte sedute del processo. Prese note, consultò i resoconti pubblicati su giornali, elaborò un testo teatrale che in tedesco si intitola Die Ermittlung, che significa non solo istruttoria in senso tecnico giuridico, ma anche accertamento della verità, indagine. Il giudice, il difensore, laccusatore, diciotto accusati e nove testimoni anonimi, ognuno dei quali impersona più di un testimone reale, sono i personaggi degli undici canti di questo oratorio nel quale non è contenuta una sola parola che non sia stata pronunciata nellaula del tribunale. In versi liberi, brevi e brevissimi, spesso di una sillaba, la materia inaudita: accuse, testimonianze, difese, tutte egualmente, se pure per ragioni diverse, atroci, si dispongono in un susseguirsi che alla prima apparenza sembra anonimo ed incolore ma, in realtà, nel suo metodico incalzare, giunge ad una tensione drammatica e morale altissima: la testimonianza si trasforma in poesia e la poesia integra ed approfondisce la storia: ne mostra la più profonda verità umana. Gli undici canti delloratorio descrivono tutti gli aspetti del cammino di sofferenza e di morte del lager. A questo testo base, lo spettacolo E per questo resisto aggiunge frammenti delle memorie di Vittoria Fait Prosser sulla deportazione dei roveretani nei lager del 1915-1918 e poesie dal campo di sterminio di Terenzin. La requisitoria investe quindi la violenza e il sadismo di massa, i suoi travestimenti, le sue sempre possibili reincarnazioni. «
E per questo resisto è uno spettacolo teatrale contro. Contro il nazismo, il razzismo, gli omicidi di innocenti e colpevoli, contro lorrore di ogni morte come quella descritta da chi pone mente alla seconda guerra mondiale, a tutte le guerre. Contro la violenza che si ripresenta, con maschere diverse, sempre con lo stesso volto orribile. Un piccolo Schindlers List teatrale».
(Michele Ruele - Alto Adige - maggio 1994)