E vattene… sei troppo innamorevole. Poesie quasi d’amore
In un percorso scanzonato, contagioso e sorprendente, la poesia del Novecento ci racconta luci e ombre dell’affettività umana. In questa bellissima lettura-spettacolo si incontreranno diversi linguaggi, poesia, musica e immagini porteranno lo spettatore davanti all’amore e ai suoi poliedrici volti.
Amore vicino amore lontano, amore carne amore spirito, amore allegro amore triste, amore tenero amore crudele, amore veloce amore lento, amore vecchio amore bimbo, amore sesso amore spirito, amore uomo amore donna, poesie d’amore su ogni amore e il suo contrario.
In un percorso scanzonato, contagioso e sorprendente, la poesia del Novecento ci racconta luci e ombre dell’affettività umana e della relazione amorosa, con le sue estasi e le sue nevrosi.
La lettura spettacolo si pone l’obiettivo di far incontrare diversi linguaggi, quello della poesia di autrici e autori come Gualtieri, Sanguinetti, Guiducci, Laing, quello della musica e quello delle immagini.
In parallelo alla ricerca dei testi è stato creato un percorso fotografico che ha come soggetto la pancia, fotografata non come parte del corpo, ma come ritratto che è in grado di raccontare qualcosa, che diviene espressione. Nel clima di ossessione da “pancia piatta” le pance fotografate, magre, grasse, sinuose, molli, dure, sottili ci parlano del loro diritto alla personalità.
Il percorso fotografico dialoga con i testi e con la musica lasciando allo spettatore la libertà di crearsi una propria storia.
VOCI: Michela Embriaco Tommaso Lonardi
FOTOGRAFIA: Pierluigi Cattani Faggion
A cura di Multiversoteatro