Educare alla felicità

Convegno
[ Ufficio stampa dei Comuni di Arco e di Riva del Garda]

Nel tentativo di offrire la felicità massima ai propri figli, i genitori rischiano spesso di essere oppressivi, tarpare le ali, ridurre la creatività e il desiderio di conoscenza dei figli, mancando di prepararli alle variegate esperienze della vita. Più autonomia, maggiore moderazione e nessun veto alla vivacità, che piuttosto occorre saper condurre in un alveo che possa aiutare a crescere. È il tema dell'evento clou dell'edizione 2014-2015 del progetto «Famiglie in gioco»: Paolo Crepet – psichiatra di fama internazionale, scrittore e sociologo, ospite frequente delle più importanti trasmissioni televisive – conduce giovedì 18 dicembre al centro giovani Cantiere 26 a Prabi la conferenza «Educare alla felicità». Ingresso libero; inizio alle ore 20.30.

«La felicità – scrive Crepet nel suo libro «Impara a essere felice» (Einaudi, 2013, 152 pagg.) – è una certezza posata su fondamenta invisibili. Per questo devi continuare a cercarla, e appena penserai di averla raggiunta, già sarà sfumata e dovrai inseguire la prossima. Non arrenderti mai all'idea che la felicità non possa esserci per te da qualche parte, nel mondo. Non farlo neppure l'ultimo giorno della tua vita, perché ci sarà sempre, vicino a te, qualcuno che avrà bisogno di intravederla nei tuoi occhi».

Per molti lagnarsi è più che un vezzo, una difesa, è ciò che sanno fare meglio perché lo hanno imparato fin dall'infanzia. Combattere questo atteggiamento vuol dire elaborare una nuova grammatica quotidiana, avviare una piccola rivoluzione cui Paolo Crepet da tempo dà il suo contributo, dimostrando come educare alla felicità, quella autentica – da non confondere con la gioia effimera – dovrebbe essere il compito primario di ogni adulto e di ogni insegnante. Così i bambini cresceranno più forti e meno ricattabili, e i ragazzi saranno più liberi.

«Famiglie in gioco» è proposto dall'assessorato alle politiche della socialità e prima infanzia del Comune di Arco, con la collaborazione dell'associazione Giovani Arco e del progetto F4mily Time «Voglia di Famiglia», a cura della Comunità Alto Garda e Ledro. Con il supporto della Coop Alto Garda e della Cassa Rurale Alto Garda.