Ego in vacanza. Il turista sul lettino di Freud

Convegno

Il turista non sono più io. Il turista è l’altro, una sorta di doppio che mi accompagna...
Conferenza spettacolo di Duccio Canestrini, antropologo del turismo

Presentazione di Lorenzo Carmagnani, preside di Gardascuola
Saluto di Carlo Modena, presidente della Cooperativa Gardascuola
Intervento di Mauro Grazioli
Duccio Canestrini, Freud e il Sommolago Ego in vacanza. Il turista sul lettino di Freud Conferenza spettacolo
Conclusioni

“Ho sentito cittadini americani maggiorenni che chiedevano all’Ufficio relazioni con gli Ospiti se per fare snorkeling c’è bisogno di bagnarsi, se il tiro al piattello si fa all’aperto se l’equipaggio dorme a bordo e a che ora è previsto il Buffet di Mezzanotte”. Sono parole tratte dal diario di una moderna crociera ai Caraibi di David F. Wallace (Una cosa divertente che non farò mai più, minimum fax 1998). Aldilà dell’umorismo, non è difficile cogliere in queste domande meccanismi che le categorie freudiane hanno certamente illuminato: la distrazione e la sbadataggine, l’alterazione della funzionalità psichica, la regressione all’infanzia. Capita (quasi) a tutti. La psicoanalisi può contribuire all’esplorazione della figura del turista, di noi turisti, ma ricordiamoci che dagli anni Venti del Novecento smette di essere solo clinica e diventa un sistema per la interpretazione di ogni motivazione della personalità. Dunque anche la motivazione al viaggio. Sulla quale Sigmund Freud, gran turista egli stesso, si interrogò profondamente.
In questa conferenza spettacolo si esplora il modo in cui le principali categorie del pensiero psicoanalitico freudiano illuminano l’immaginario e i comportamenti dell’Ego (ma anche dell’inconscio) in vacanza. Vengono messe in scena alcune fasi, sia storiche sia psicologiche, dell’andare “romantico” e, oggi, dell’esperienza turistica. Lo stress della vita quotidiana. Il mito della vacanza come cura di tutti i mali. L’ansia di mobilità che diventa evasione turistica, spesso compulsiva. Il viaggio come voglia di Sud, emancipazione, travestimento, conoscenza di sé, Eros...
Da uno scenario che parrebbe vitale e positivo, un turismo che risponde cioè al principio del piacere, per dirla con Freud, si delinea poi, nella letteratura un po’ sbalordita dalle “grandi manovre” turistiche di primo Novecento, una sorta di crescente schizofrenia. I turisti, sempre meno aristocratici e sempre più numerosi, contaminano l’incontaminato, inquinano l’oggetto del loro desiderio, sgretolano il sogno. Il turista non sono più io. Il turista è l’altro, una sorta di doppio negativo e antieroico che mi accompagna. Affiora così, con l’attualità di questo paradosso, una resistenza ad autorappresentarsi come turista, che la stessa industria del turismo cavalca, spronandoci a (ri)sentirci viaggiatori.
Ciò che il turista non vede o non vorrebbe vedere, in sostanza gli impatti ambientali e culturali della sua massiva presenza, è una rimozione? E’ forse una protezione da una sofferenza psicologica?
Duccio Canestrini

Duccio Canestrini, 1956
Membro dell'Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche (Roma), è laureato in antropologia culturale a Siena. Insegna antropologia del turismo nel Master of Tourism Management della Trento School of Management e nel corso interfacoltà di Scienze del turismo del Campus universitario di Lucca. Saggista e consulente nel campo dell’antropologia del turismo e del turismo sostenibile, ha al suo attivo numerose conferenze spettacolo su tematiche relative al viaggio e allo sviluppo del territorio. Ha pubblicato diversi volumi, tra cui: Turistario (Baldini & Castoldi 1993), Turpi Tropici (Zelig 1997), Trofei di viaggio (Bollati Boringhieri, 2001), Andare a quel paese (Feltrinelli, 2003), Non sparate sul turista (Bollati Boringhieri 2004).

La conferenza spettacolo
E’ una conferenza in ambiente multimediale. Il tema è trattato con l’ausilio di supporti visuali e documenti sonori: stampe antiche, vignette umoristiche, immagini pubblicitarie, quadri, spezzoni di filmati, videoclip, brevi passi letterari registrati, brani di canzoni. La gestione di questi flussi di informazioni è computerizzata.

Info in Internet www.homoturisticus.com


organizzazione: Istituto Tecnico per il Turismo Gardascuola - con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Arco