Ein Einladung zum Wannsee. Un invito al Wannsee

Stagione Teatrale di Borgo Valsugana 2007/2008

Club Armonia
Eine Einladung zum Wannsee. Un invito al Wannsee
Giornata della memoria 2008
di Renzo Fracalossi

Nella mattina del 20 gennaio 1942, al civico numero 56 della Strasse am grossen Wannsee, nella periferia elegante di Berlino, i vertici della polizia, delle S.S. e dell’Amministrazione del Terzo Reich partecipano, in assoluta segretezza, ad un incontro tecnico voluto e presieduto dal responsabile della “Direzione generale per la sicurezza del Reich”, l’Obergruppenführer delle S.S. Reinhard Haydrich, con lo scopo di definire tempi e modalità operative per dar seguito alla “soluzione finale della questione ebraica”.
La storia inconcepibile dello sterminio totale del popolo ebraico in Europa comprende quindi necessariamente la “Conferenza di Wannsee”, la cui mostruosità è pressoché impossibile da raccontare. Eppure il dovere di una memoria viva ed alta impone alle coscienze l’obbligo di una indispensabile narrazione che, avvalendosi della forza del teatro popolare, prova ad assumere anche i necessari contorni didattici, intrecciando attorno all’immensità tremenda di quei fatti, drammi altri e fors’anche più vicini alla nostra realtà di frontiera e di pluralità identitaria.
In un gioco quasi cinematografico di rimandi e di flash, le vicende di alcuni “Optanten” di origine trentina si intersecano con il gigantesco dramma della Shoah, per proiettare una luce particolare fino ai giorni nostri, attraverso un percorso di memoria individuale, collettive e quasi anonime fra loro mescolate con gradualità crescente. Ricordare vuol dire scavare nella profondità degli avvenimenti per trarne insegnamento, ma soprattutto per sottolineare, secondo la felice intuizione di Hanna Arendt, quanto il male assoluto sia banale e quanto gli aguzzini sono stupidi e servili ingranaggi di un meccanismo spaventoso e perverso, come solo l’uomo, nei momenti peggiori della Storia, sa ideare.

La preghiera dell’assassinato del pittore polacco Broniislaw Linke raffigura un ebreo in preghiera tra le rovine di Varsavia