El sior paron Bortolo
Libero adattamento di Giorgio Clementi da "El sior Todero Brontolon" di Carlo Goldoni -
È una commedia in tre atti scritta in dialetto e ambientata in paese del Trentino agli inizi del 1900. Si richiama alla commedia di Carlo Goldoni "Sior Todero brontolon", i caratteri dei personaggi del '700 goldoniano non appartengono solo a quel periodo, ma rivivono anche agli inizi del '900.
Lo spettacolo ruota attorno al personaggio del sior Brontolo... scusate... del sior Bortolo, vecchio brontolone, avaro, ostinato e dispotico che, credendosi "paron" della famiglia e di tutto, pensa di poter disporre anche della scelta di vita degli altri. La nuora Adelina che ha sposato Gervasio, l'insignificante figlio di Bortolo, è il personaggio che spicca nella commedia: rappresenta il nuovo ruolo della donna nella famiglia e nella società.
Il testo fa risaltare il divario di pensiero tra il vecchio taccagno che non vuol mollare il posto di comando in famiglia e il giovane Gianluigi, pretendente della mano di sua nipote, che impersona un modo di pensare diametralmente opposto.
È un'idea giovane che si propone e avanza. La scelta delle battute dialettali compiuta da Giorgio Clementi, che ne ha curato anche l'adattamento, appare particolarmente fortunata. Le caratteristiche, i pregi e i difetti dei personaggi, anche dopo 150 anni, non sono cambiati: continuano a rallegrarci e farci pensare; per certi versi risultano personi attuali.
organizzazione: Compagnia Teatrale "Argento Vivo" di Cognola