Elettra

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2007/2008
La grande Prosa

Teatro Stabile del Veneto|Teatro Stabile di Catania
Elettra
di Sofocle
traduzione Caterina Barone
regia Luca De Fusco
scene Mauro Zocchetti
costumi Marta Crisolini Malatesta
musiche Francesco Erle
con Lina Sastri, Max Malatesta

Un classico del teatro, uno spettacolo d’eccezione

La seconda parte della stagione 2007/2008 si apre con una delle più grandi tragedie della classicità, vale a dire Elettra. La regia porta la firma di Luca De Fusco che con questo spettacolo è tornato sulle scene palladiane nell’ambito del ciclo di spettacoli classici al Teatro Olimpico di Vicenza. Di spicco il nome degli interpreti. Nel ruolo del titolo la bravissima Lina Sastri e in quello di Oreste, Max Malatesta. Oreste, figlio di Agamennone è tornato a Micene per vendicare la morte del padre. Organizza un tranello, spacciandosi morto, per constatare la malvagità della madre Clitennestra e la fedeltà della sorella Elettra. In seguito, rivelatosi alla sorella, organizzano insieme un piano per vendicare Agamennone. Oreste si reca nel palazzo e uccide senza pietà la madre supplicante, infine attende Egisto e lo ammazza nello stesso posto dove era stato assassinato il padre.

Questa in estrema sintesi la trama di Elettra, capolavoro di Sofocle che maturò la sua grande passione nel teatro: attore in giovane età, autore per il resto della sua esistenza. Secondo le fonti, egli scrisse centoventitrè drammi, dei quali sono state tramandate solo sette opere: di queste conosciamo l’argomento, tratto prevalentemente da fonti mitologiche, ma non la precisa collocazione cronologica. Nell’Elettra di Sofocle vediamo una figura di donna sicuramente implacabile nel proprio agire, che si incontra fisicamente con la madre sulla scena e che smonta, con una fredda e incontrovertibile logica, tutte le argomentazioni che Clitennestra porta a difesa dell’operato suo e di Egisto, mentre alla figura di Elettra si oppone, idealmente, quella della timida sorella Crisotemide. Quello che colpisce oggi di questa tragedia è il profilo psicologico della protagonista oltre all’affinità e al contrasto con un’altra tragedia di vendetta: “Amleto” di William Shakespeare.

Per fare un personaggio così importante e per calarsi nei suoi panni ci vuole una grande attrice qual è per l’appunto Lina Sastri. Come per “Medea”, da lei recentemente interpretata, l’accostamento tra il talento, la profonda drammaticità, la forza arcaica e attoriale di Lina Sastri e un personaggio come Elettra è naturale. De Fusco anche in questa regia ha proseguito il suo gioco degli slittamenti temporali che lo hanno portato recentemente ad allestire uno spettacolo come “La trilogia della villeggiatura” che ammiccava agli anni Sessanta e un “Mercante di Venezia” che strizza invece l’occhio agli anni Trenta. In questo caso il regista immagina uno spettacolo ambientato in un astratto Mediterraneo, prosciugato dalla pietra lavica e “trasferito” nei primi anni del Novecento. Del resto non è la prima volta che la figura di Elettra viene riproposta e attualizzata basti pensare alla versione, inscenata a Berlino proprio nel 1903, da Hugo von Hofmannsthal o, recentissimamente, a quella olofonica con cuffie proposta dal regista Andrea De Rosa e dall’ingegnere del suono Hubert Westkemper.

Informazioni sulla prevendita

Orario cassa: Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00
telefono: 0471 30 41 30