Ember | Champagne et mezzé sur le Nil
Oriente Occidente 2011
Danza
Ziya Azazi Company (Turchia)
Ember
prima nazionale
Coreografia Ziya Azazi
Coreografia e danza Ziya Azazi
Drammaturgia /Testi Isin Onol
Musiche Mike Ottis
Scenografia Ziya Azazi & Peter Leitner
Luci Lutz Deppe
Costumi Ischiko
Scena Ali Can Guezel
Effetti scenici Robert Nagel
Prodotto da Freeart, Za&Office, Mediterrània
Si ringraziano Ali Can Guezel, Dorothee Gussenbauer, Ischiko, Peter Leitner, Carlos Travino
«I Turchi sono venuti dalla profondità del continente asiatico. (...) Furono più spesso agricoltori che pescatori, piuttosto guerrieri che naviganti. Consacrarono e cantarono lulivo e il fico, coltivarono come gli altri la vite, il melograno e il mandorlo sui versanti che fruivano dellaria del mare Mediterraneo.»
Predrag Matvejevic, Breviario Mediterraneo
Ziya Azazi è uno straordinario danzatore e interprete: chi ha avuto la fortuna di vederlo lavorare conosce la forza liberatrice della sua immaginazione e il profondo e sincero suo credo pedagogico. Azazi è soprattutto un interprete contemporaneo delle danze tradizionali Sufi: la sua decodificazione dipende da una nativa ricerca analitica che però non è solo artistica e concettuale, ma anche personale e consapevole. La questione della motion nella realizzazione attraverso la danza di stati simultanei di consapevolezza fisica, è da sempre al centro del suo lavoro.
La sfida di Ember invece, con lopportuno e suggestivo ambiente sonoro creato da Mike Ottis, è quella di indagare lattimo che possiamo considerare come linizio o la fine di qualcosa; questo attimo temporale corrisponde, anche, per tutta evidenza, a una dimensione spaziale dellinizio e della fine della vita: nella metafora del ciclo con cui siamo soliti riconoscere gli estremi di una esistenza, Azazi indaga su di un palcoscenico solcato inizialmente da tre cerchi concentrici, dove e quando e come si genera il più vero impulso dello spazio vitale. Il superamento delle limitazioni delle tre circonferenze corrispondono esattamente alla vittoria sui limiti della gravità e della percezione. Anche la dimensione autodistruttiva deve essere attraversata nella forza del fuoco, affinché il dolore per la finitudine si converta nella gioia di un necessario, ineluttabile rinnovamento del ciclo della vita.
Gli assoli di danze Dervish di Azazi trasformano la classica danza Sufi in una forma di spettacolo che ha al centro non lilluminazione, ma la pura gioia della possibilità di partecipare a un vero e proprio rituale laico, estraneo a qualsiasi confine mentale o fisico imposto in genere da tutti i sistemi di fede.
Nato ne 1969 ad Antakya, in Turchia, Ziya Azazi grazie a una borsa di studio della Summer Dance Week Vienna (Dance Web) nel 1999 riceve la menzione donore come «Danzatore più eccellente dellanno in Austria», dove si è trasferito, dalla rivista «Ballet International». Tra il 2000 e il 2002 è ingaggiato dalla Vienna Volksoper e, in Germania, dal Theaterhaus Stuttgart, dal Grand Théâtre de Genève in Svizzera. Nel 2004 ha collaborato con Jan Fabre/Troublyn e fra il 2005 e il 2007 ha preso parte allo spettacolo DOrient della Compagnie Thor.
durata 25 minuti
www.ziya-azazi.com
Compagnie Djamila Henni-Chebra (Francia Egitto)
Champagne et mezzé sur le Nil
prima nazionale
Coreografia e direzione artistica Djamila Henni-Chebra
Musicisti Aziz Kossaï, Hossein El Azab
Musiche Farid El Atrach, Chadia, Oum Kalsoum, Georges Wassouf, Ibrahim Akef
Danzatori Djamila Henni-Chebra, Briar, Yeshim
Attrice Juliette Ubersfeld
«Nella terra dei faraoni il mare era chiamato iam (che non era solo un termine egiziano). I discendenti Copti conservarono la parola fino a tutto il secolo scorso e, in certi posti, persino fino al nostro, ma la pronunciavano incupendo la vocale: iom oppure eiom. La fonetica del crepuscolo ha accompagnato il loro destino. Sul mare non cera posto per loro.
Predrag Matvejevic, Breviario Mediterraneo
Il progetto coreografico di Djamila Henni-Chebra, Champagne et mezzé sur le Nil, in prima italiana assoluta, è una sorta di omaggio alle danzatrici orientali egiziane del passato, al loro coraggio e talento ed è diviso in due parti. La prima parte musicale presenta un repertorio orientale egiziano degli anni 50, sulle note dolci e sensuali di unepoca ancóra ingenuamente romantica. Qui sono protagonisti il canto di Aziz Kossai e la musica percussiva di Hossein. La seconda parte, invece, prevede tre danzatrici, oltre a Djamila, Briar e Yeshim, e una attrice, Juliette Ubersfeld, che reciterà in italiano. La parte teatrale di Champagne et mezzé sur le Nil è infatti molto importante: assume un ruolo di mediazione nel contatto tra il pubblico e la scena, e favorisce la riuscita della poliritmia visiva continuamente proposta con le sue dinamiche esecutive. Anche il testo, di cui il pubblico viene fatto attivamente partecipe, non è soltanto una cornice funzionale ma la via più immediata di conoscenza tra le culture coreografiche proposte sulla scena. Il repertorio presentato da Djamila Henni-Chebra è rappresentativo, infatti, di diversi stili egiziani, anche temporalmente molto lontani, come lo stile molto popolare del Cairo con una coreografia del celebre egiziano Ibrahi Akef, forse il migliore della sua epoca, e siamo negli anni 30-60, veri tesori di bellezza del presente e insieme di memoria del passato. Oppure con le più recenti proposte coreografiche ispirate a interpreti di oggi, con tecniche di movimento più elaborate e complesse. Queste tecniche richiedono un lavoro costante e per questo sono poco praticate: qui il massimo della difficoltà e della fatica si vuole dissimulato nella grandezza e nello splendore di una sempre rinnovata idea di danza orientale.
Djamila Henni-Chebra ha studiato danza classica, moderna e jazz, ma soprattutto le danze del Maghreb e dellEgitto con i più grandi maestri viventi; nel 2001 crea a Lione Café Baladi mentre continua a studiare e perfezionare al Cairo le danze orientali egiziane. Già ospite del Festival Oriente Occidente nel 1994, da più di dodici anni si dedica anche allattività di insegnamento e trasmissione pedagogica
durata 90 minuti
www.djamila-henni-chebra.com
organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto