Éric Vuillard in L’ ordine del giorno
Il vincitore del Premio Goncourt a Rovereto
Il Goncourt più di un premio è un’istituzione; basta dare un’occhiata al palmares per rendersene conto: Marcel Proust, Piere Lemaitre, Michel Houellebech, Jonathan Littel, Tahar Ben Jelloun, Margherite Duras, Romain Gary, Henrique Barbousse…
Il libro di Vuillard racconta l’Anschluss e lo fa da una prospettiva mai vista: quello della meschineria e della pochezza dei giganti della storia.La Germania nazista ha la sua leggenda. Vi vediamo un esercito rapido, moderno, il cui trionfo sembra inesorabile. Ma se alla base dei suoi primi successi trovassimo invece mercanteggiamenti e volgari combinazioni di interessi? E se le gloriose immagini della Wehrmacht che entra trionfalmente in Austria mascherassero un immenso ingorgo di panzer, semplicemente in panne? Una dimostrazione magistrale e agrodolce del dietro le quinte dell’Anschluss presentata dall’autore di Tristesse de la terre e 14 juillet.
Éric Vuillard, scrittore e cineasta nato a Lione nel 1968, ha ricevuto il premio Ignatius-J.-Reilly 2010 per Conquistadors (Léo Scheer, 2009), ilpremio Franz-Hessel 2012 e il premio Valery-Larbaud 2013 per Congo e La bataille d’Occident (Actes Sud, 2012) e, sempre pubblicati da Actes Sud, il premio Joseph-Kessel 2015 per Tristesse de la terre (2014) e il premio Alexandre-Vialatte 2017 per 14 juillet (2016).
organizzazione: Libreria Arcadia