Escucha mi cantar
ORIENTE OCCIDENTE 2004
Danza
Alias Compagnie - Svizzera
Escucha mi cantar
Coreografia di Guilherme Botelho
prima nazionale
Coreografia Guilherme Botelho in collaborazione con i danzatori
Danzatori Caroline de Cornière, Joseph Trefeli, Kylie Walters, Asier Zabaleta
Scenografia Gilles Lambert
Costumi Caroline de Cornière, Samantha François-Kapitz
Creazioni luci Pascal Burgat
Direzione tecnica Pascal Burgat
Regia suono assistenza tecnica Frédérique Jarabo-Oberson
Registrazioni musicali Guilherme Botelho
Diffusione e comunicazione Gloria Illas
Amministrazione Laura Gamboni
Lo spettacolo è coprodotto da Forum Meyrin e sovvenzionato dal Dipartimento degli Affari Culturali della città di Ginevra, dal Dipartimento Istruzione Pubblica del Cantone di Ginevra e da Pro Helvetia-Svizzera
Per la sua seconda apparizione a Oriente Occidente, il brasiliano Guilherme Botelho, torna a mostrarci il suo sguardo acuto sull'universo quotidiano, sulla vita di tutti i giorni attraverso un'arte che si genera dal più profondo smascheramento delle emozioni. Con lui, la sua compagnia Alias, fondata a Ginevra nel 1993, città che lo ha 'adottato' all'età di diciannove anni quando, ingaggiato come ballerino, è entrato a far parte del Ballet du Grand Théâtre di Ginevra. Proprio a Ginevra Botelho ha proseguito il suo percorso di autore indipendente incentrato sulla ricerca del senso come fonte di movimento rifiutando ogni cedimento all'estetica e allo stile patinato. Al suo fianco Caroline de Cornière e una équipe di danzatori dalla forte personalità provenienti da vari continenti, ormai fedeli al suo metodo di lavoro basato sull'improvvisazione e alla sua arte sospesa tra la danza e il teatro. Chiare le linee della sua poetica che mira alla scoperta di strade inesplorate e nascoste, alla ricerca del 'non detto' e alla trasposizione in movimento del dibattito interiore che influenza i nostri rapporti con il mondo. Le sue pièce sono 'spaccati di vita', messa in discussione del rapporto tra il soggetto e il mondo basti pensare a En Manque del 1994 il cui tema era "Cosa facciamo per essere amati e per soddisfare i nostri bisogni?", o a Contrecoup ('96) incentrato sulla violenza e in particolare quella che si alimenta tra le pareti domestiche, o ancora a L'Odeur du voisin ('01) creato per Oriente Occidente e ambientato in un ufficio o a Le poids des éponges ('02) recentemente visto in Italia, in cui una medesima situazione viene interpretata in modo diverso a seconda del vissuto di ciascuno.
Con Escucha mi cantar, penultimo lavoro del coreografo di San Paulo, lo sguardo di Botelho al mondo diviene quasi voyeuristico. Il coreografo entra dalla porta di servizio in tre stanze identiche, in cui si sviluppano tre storie distinte che una scenografia girevole e impostata a spicchi mostra in successione. In una stanza una donna sola, nell'altra un uomo, nell'altra ancora una coppia alle prese con le azioni di sempre e con la solitudine che lo spazio vuoto alimenta insieme alle paure e alle speranze. Manie, ansie, momenti di sesso si susseguono in questo turbine girevole che confonde i fantasmi degli interpreti con quelli dello spettatore proiettato in un quotidiano così reale da sembrare hollywoodiano. L'ispirazione visiva degli ambienti rimanda a quattro quadri di artisti del nostro tempo: Hotelroom (1931) di Edward Hopper, Offene Türen di Vilhelm Hammershoï, Bad boy (1981) di Eric Fischl e a The Room (1967) di David Hockney, mentre la fonte del lavoro è la citazione di Georges Haldas "Discendere nelle stanze della più grande malinconia e cercarvi le paillettes di una felicità fuggita sin dall'infanzia".
Biglietti vendita dal 23 agosto a Rovereto all'Info Point del Polo Museale, nei teatri un'ora prima dell'inizio dello spettacolo e on line
organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto - PAT Ass. Cultura - Comune Rovereto Ass. Cultura - Ministero Beni e Attività Culturali - Regione T-AA - APT Rovereto - MART Centro Internaz. Danza - ASM Rovereto - Cassa Rurale Rovereto