Escursione in bicicletta alle chiese di S. Maria Assunta e dell'Inviolata
Arte e persuasione: itinerari sul territorio
Sabato 6 settembre 2014. Escursione in bicicletta alla scoperta della chiesa di S. Maria Assunta ad Arco e del santuario dellInviolata di Riva del Garda. Le due visite guidate saranno condotte da Paola Iori (in collaborazione con: MAG Museo Alto Garda). Programma: ore 15.00 a ARCO, visita guidata alla chiesa di S. Maria Assunta; ore 17.00 a RIVA DEL GARDA, visita guidata al santuario dellInviolata. La distanza tra le due chiese è di circa 10 km e il percorso pianeggiante si svolge quasi interamente su pista ciclabile. Il rientro ad Arco è autonomo. Per partecipare è necessario prenotarsi telefonando al MAG | Riva del Garda, tel. 0464 573869. È possibile partecipare sia alla biciclettata, sia alle singole visite guidate. In caso di pioggia si svolgeranno solo le visite guidate.
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Arco
S. Maria Assunta
1613-1671
La chiesa collegiata di S. Maria Assunta ad Arco costituisce uno dei più significativi esempi di architettura postconciliare in territorio trentino, sia per laderenza agli indirizzi pastorali del concilio di Trento sia per lambizione del progetto, di proporzioni grandiose, elaborato dallarchitetto trentino Giovanni Maria Filippi. Sul luogo dellantica chiesa collegiata, divenuta inadeguata per le nuove esigenze della popolazione, sorse un nuovo edificio caratterizzato da unimponente navata unica affiancata da cappelle laterali, un modello esemplato sulla chiesa del Gesù di Roma e conforme alle nuove linee pastorali, che prevedevano navate spaziose, capaci di ospitare immense assemblee di fedeli. Il cantiere fu portato a compimento, dopo alterne vicende, nel 1671, data della consacrazione della chiesa. La facciata è suddivisa in due ordini di lesene, separati da una trabeazione dipinta ad affresco da Giovanni Antonio Italiani (entro il 1669) che corre anche lungo le fiancate e allinterno della navata. Nelle metope sono raffigurati, secondo un complesso piano iconografico volto ad esaltare la figura della Madonna, gli attribuiti simbolici di Maria, celebrandone il ruolo salvifico e di mediazione, in coincidenza con la posizione espressa dal concilio di Trento contro le tesi del Protestantesimo.
Appuntamenti correlati
Apertura 8.00-19.00
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Riva del Garda
S. Maria Inviolata
1603-1609
La costruzione del santuario dellInviolata a Riva del Garda scaturisce dalla devozione popolare nei confronti di unimmagine sacra, raffigurante la Madonna con il Bambino tra i Ss. Rocco e Sebastiano, dipinta verso il 1600 da Bartolomeo Mangiavino da Salò allinterno di unedicola. Laffresco divenne immediatamente luogo di pellegrinaggi e fonte di eventi miracolosi, in seguito ai quali il conte Giannangelo Gaudenzio Madruzzo, con il sostegno del vescovo Carlo Gaudenzio Madruzzo, si adoperò per la costruzione di unimponente chiesa destinata ad ospitare leffige taumaturgica. Ledificio venne innalzato in brevissimo tempo tra il 1603 e il 1609. Accanto ad esso, sempre per volere dei Madruzzo, fu costruito un convento, donato nel 1611 ai frati della congregazione degli eremiti di S. Girolamo. La chiesa è formata da un corpo a sezione quadrata, sul quale si imposta un tamburo ottagonale culminante in una cupola. Linterno è ornato da una ricchissima decorazione a stucco, opera del lombardo Davide Reti, che incornicia un vasto ciclo ad affresco realizzato a più riprese da Martin Teofilo Polacco e Pietro Ricchi. Il programma iconografico è incentrato sul tema dellesaltazione della Vergine: dalle rappresentazioni dei miracoli occorsi per intercessione della Madonna dellInviolata nel presbiterio, ai fatti della vita di Maria nella cupola del tempio. Fanno da corollario a questi episodi le effigi delle litanie lauretane affrescate nel tamburo e le figure di Profeti e Sibille che presagirono la figura della Madonna. La decorazione delle cappelle, ornate da pale daltare di Palma il Giovane, due delle quali esposte in mostra, sono intitolate a santi legati alla famiglia Madruzzo: S. Carlo Borromeo, unito da vincoli di parentela con la casata trentina; S. Girolamo, protettore dei gerolimini; S. Onofrio, titolare della chiesa romana dove la famiglia aveva il proprio sacello funerario; il quarto altare è consacrato al Crocifisso. Attorno agli altari si sviluppano alcune scene della vita dei singoli santi e di quella di Cristo, come modello di ispirazione per i fedeli.
Appuntamenti correlati
Apertura 8.00-18.00
12 e 26 luglio, ore 15-17 presenza di un accompagnatore dellAssociazione Anastasia
organizzazione: Museo Diocesano Tridentino