Essere umano nell'Universo

Convegno

Nello scorso settembre l'evento premonitore: durante la partecipatissima serata pubblica a Palazzo dei Panni sul testamento biologico (titolo «La scelta»), la sorpresa fuoriprogramma dell'intervento dell'insigne scienziata, via telefono. Ora la celebre astrofisica Margherita Hack ad Arco è la protagonista di una serata dal titolo «Essere Umano nell'Universo. Etica, politica. astrofisica», venerdì 27 gennaio nel salone delle feste del Casinò municipale; ad organizzare è l'assessorato alla cultura del Comune di Arco in collaborazione con l'Azienda Municipale Sviluppo Arco SpA, con l'associazione dei Laici Trentini per i Diritti Civili e con il Comitato di Partecipazione di Romarzollo. L'evento è a cura di Patrizia Soprano, vicepresidente del Comitato di Partecipazione di Romarzollo, e di Tommaso Ulivieri, consigliere comunale e proponente del registro per le dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (oggi realtà ad Arco). Sul palco, a coordinare l'incontro, Alexander Schuster, docente di Istituzioni di Diritto pubblico presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Trento. L'ingresso è gratuito, previo il ritiro del biglietto nella hall del Casinò Municipale lo stesso giorno dell'incontro a partire dalle 19.30 (ciascuna persona può ritirare non più di tre biglietti). Ingresso in sala non oltre le ore 20.15; l'inizio è alle 20.45.

La serata prenderà avvio con il tema della scelta etica del testamento biologico, per poi spaziare (è il caso di dirlo) dall'astrofisica alla politica, passando per storia e letteratura, che in definitiva e in un'ottica laica sono gli àmbiti in cui l'espressione «essere umano dell'universo» (con «umano» parte di locuzione ma anche aggettivo) rimanda alla possibilità e alla capacità (nonché al dovere) di scegliere continuamente. Di qui, il sovrattitolo «La scelta continua» a significarne lo stretto collegamento con la precedente serata.

Nel corso dell'incontro, che coincide con la Giornata della Memoria dedicata alle vittime della Shoah, sarà anche possibile firmare per la campagna nazionale «L'Italia sono anch'io» che propone due proposte di legge d'iniziativa popolare a favore dei diritti di cittadinanza e di voto delle persone migranti.

Margherita Hack
Nata a Firenze il 12 giugno 1922, Margherita Hack è una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana. Il suo nome è legato a doppio filo alla scienza astrofisica mondiale. Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha svolto un'importante attività di divulgazione e ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle.
Nasce in una famiglia in cui il padre, di religione protestante, lavora come contabile e la madre, cattolica, diplomata all'Accademia di belle arti, è miniaturista presso la prestigiosa Galleria d'arte degli Uffizi. I genitori, entrambi critici e non soddisfatti ognuno della propria appartenenza religiosa, aderiscono alle dottrine teosofiche instaurando rapporti con un ambiente che in futuro sarà loro di sostegno durante i momenti difficili. Non simpatizzanti del regime fascista di Mussolini, sono vittime di discriminazioni. Sono inoltre vegetariani convinti e trasmetteranno questa filosofia alla figlia Margherita.
Frequenta il liceo classico e inizia a praticare pallacanestro e atletica, ottenendo discreti risultati a livello nazionale nel salto in alto. Nel 1943 all'Università di Firenze, dove frequenta la Facoltà di Fisica, dopo dieci anni ritrova l'amico di infanzia Aldo, che sposa l'anno successivo.
Nel 1945, a guerra finita, Margherita Hack si laurea con una tesi di astrofisica relativa a una ricerca sulle cefeidi, una classe di stelle variabili. Il lavoro viene condotto presso l'Osservatorio astronomico di Arcetri, luogo presso il quale inizia a occuparsi di spettroscopia stellare, che diventerà il suo principale campo di ricerca.

Inizia un periodo di precariato come assistente presso lo stesso Osservatorio e come insegnante presso l'Istituto di Ottica dell'Università di Firenze. Nel 1947 la Ducati, industria milanese che inizia a occuparsi di ottica, le offre il primo impiego. Margherita accetta, si trasferisce con la famiglia, mo dopo un solo anno sente l'esigenza di tornare al "suo" ambiente universitario, a Firenze.
Dal 1948 al 1951 insegna astronomia in qualità di assistente. Nel 1954 ottiene la libera docenza e, appoggiata e spinta del marito, inizia la sua attività di divulgatrice scientifica, collaborando con la carta stampata. Margherita chiede ed ottiene il trasferimento all'Osservatorio di Merate, vicino Lecco, una succursale dello storico Osservatorio di Brera. Nello stesso periodo tiene corsi di astrofisica e di radioastronomia presso l'Istituto di Fisica dell'Università di Milano. Inizia a collaborare con università straniere in qualità di ricercatore in visita. Accompagnata dal marito, che la segue in ogni spostamento, collabora con l'Università di Berkeley (California), l'Institute for Advanced Study di Princeton (New Jersey), l'Institut d'Astrophysique di Parigi (Francia), gli Osservatori di Utrecht e Groningen (Olanda) e l'Università di Città del Messico.
É il 1964 quando diviene professore ordinario, ottenendo la cattedra di astronomia presso l'Istituto di Fisica teorica dell'Università di Trieste. In qualità di professore ordinario assume l'incarico della direzione dell'Osservatorio astronomico. La sua gestione durerà per più di vent'anni, fino al 1987, e darà nuova linfa ad un'istituzione che in Italia era ultima sia per numero di dipendenti e ricercatori, che per qualità della strumentazione scientifica, arrivando a darle risonanza anche in campo internazionale.
L'enorme sviluppo delle attività didattiche e di ricerca che Margherita Hack ha promosso in università, ha fatto nascere nel 1980 un "Istituto di Astronomia" che è stato poi sostituito nel 1985 da un "Dipartimento di Astronomia", che la scienziata ha diretto fino al 1990.
Dal 1982 Margherita Hack ha inoltre curato una stretta collaborazione con la sezione astrofisica della 'Scuola internazionale superiore di studi avanzati' (Sissa).
Ha alternato la stesura di testi scientifici universitari, alla scrittura di testi a carattere divulgativo. Il trattato "Stellar Spettroscopy", scritto a Berkeley nel 1959 assieme a Otto Struve(1897-1963) è considerato ancora oggi un testo fondamentale.
nel tempo ha collaborato con numerosi giornali e periodici specializzati, fondando nel 1978 la rivista "L'Astronomia" di cui è tuttoggi direttore. Nel 1980 ha ricevuto il premio "Accademia dei Lincei" e nel 1987 il premio "Cultura della Presidenza del Consiglio".
Margherita Hack è membro dell'Accademia dei Lincei, dell'Unione Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society.
Nel 1992 ha terminato la carriera di professore universitario per motivi di anzianità, continuando tuttavia l'attività di ricerca. Nel 1993 è stata eletta consigliere comunale a Trieste. È in pensione dal 1997, ma dirige ancora il "Centro Interuniversitario Regionale per l'Astrofisica e la Cosmologia" (CIRAC) di Trieste, e si dedica a incontri e conferenze al fine di "diffondere la conoscenza dell'Astronomia e una mentalità scientifica e razionale".