Estimi del Quattrocento: immagini di un territorio antico

Convegno

Mercoledì 26 ottobre nella sala conferenze della Rocca si presentano due volumi che inaugurano due nuove collane editoriali del MAG: «Fonti» e «Atlanti», l'una complementare all'altra, che rappresentano il versante della ricerca storica del Museo Alto Garda. Si tratta per la collana «Fonti» di «Due estimi dei beni immobili (1448, 1482) del comune di Riva del Garda con l'elenco delle “bocche” del 1473», a cura di Gianmaria Varanini, Vito Rovigo, Maria Luisa Crosina, che riporta la trascrizione dei due estimi storici (uno del 1448, l’altro del 1482, conservati assieme alle «bocche» nell’archivio storico comunale presso la Biblioteca civica di Riva del Garda); e per la collana «Atlanti» di «Riva del Garda nel Quattrocento: immagini di un territorio antico», con testi di Monica Ronchini e Maria Luisa Crosina, e tavole di Marcello Cariboni, che riporta la traduzione sulla mappa napoleonica. Partecipano alla presentazione gli assessori alla cultura di Arco Massimiliano Floriani e di Riva del Garda Maria Flavia Brunelli, inoltre gli autori e Luciano Pugliese, che ha realizzato il video divulgativo. L’inizio è alle 20.30, presenta lo storico Mauro Grazioli.

Un’iniziativa sperimentale che vuole proporre una lettura geografica dei processi di trasformazione del territorio riferendo strettamente le fonti archivistiche con le immagini della cartografia storica: «Evidentemente è un azzardo – spiega la responsabile del progetto Monica Ronchini – perché unire il dato alla sua localizzazione suppone l’introduzione di meccanismi di identificazione fra lo spazio e la sua raffigurazione che erano probabilmente lontani dalla mentalità degli estensori dei documenti. Ma noi, che viviamo nel tempo della visione e dell'elaborazione dei dati, abbiamo ritenuto fosse un rischio da correre, per rendere la storia più “concreta” e per mettere a disposizione di un ampio pubblico elementi che aiùtino a leggere il territorio, a elaborare propri percorsi di ricerca, a intuire la complessità che caratterizza la storia».

Due anni di gestazione e non poche difficoltà per giungere a conclusioni attendibili e precise: una strada tracciata che il MAG intende percorrere per futuri progetti con cui promuovere, ancora una volta, una modalità di sicuro interesse per avvicinarsi alla ricerca storica e per forme accattivanti della sua divulgazione.

«Iniziative come queste – commentano gli assessori Floriani e Brunelli – che sollecitano a guardare gli spazi abitati come portatori di tracce nascoste di storia e che cercano di divulgare le ricerche ad un pubblico ampio e diversificato, sono da considerare con attenzione e, com'è stato fatto, da promuovere. Ci auguriamo che questo ulteriore passo dell'impegno delle nostre amministrazioni nel campo della cultura porti nelle case dei nostri concittadini spunti per pensare il territorio, la sua storia e la ricchezza del suo paesaggio come un notevole patrimonio indiviso che unisce le nostre comunità. E i risultati che seguiranno, con l'apertura di una collana che si ripropone di leggere la storia attraverso la cartografia, appaiono degni dello sforzo che un ente come il Museo ha compiuto e intende compiere».


organizzazione: MAG Museo Alto Garda