Fabrizio Bosso 'Enchantment' Quartet
Itinerari jazz a Trento e Rovereto 2012
Fabrizio Bosso Enchantment Quartet (I)
Fabrizio Bosso tromba
Claudio Filippini pianoforte
Rosario Bonaccorso contrabbasso
Lorenzo Tucci batteria
Apprezziamo tutti il notevole valore di Fabrizio Bosso alla tromba: con lui lo strumento pulsa di vitalità e virtuosismo, si avventura in acrobazie spericolate, modella timbri e sfumature di raffinata filigrana. Il quartetto denominato Enchantment nasce in occasione di un lavoro dedicato a Nino Rota nell'anno del centenario dalla sua nascita, registrato da Bosso nel giugno 2011 in Inghilterra con i tre musicisti e la London Symphony Orchestra. Il gruppo si è poi sviluppato su coordinate proprie, non necessariamente legate al repertorio del grande compositore milanese, anche se brani come The Godfather, La Dolce Vita, Otto e Mezzo continuano a innervare le proposte del quartetto insieme alle composizioni originali dei suoi componenti, tutti autori di pregio.
La formazione riunita da Bosso offre l'occasione di ascoltare il lavoro di solisti splendidi. Tra questi, il giovane pianista Claudio Filippini, senza dubbio uno dei talenti più solidi e vivaci scaturiti negli ultimi anni sul panorama nazionale. Messosi in luce al fianco di Maria Pia DeVito e Giovanni Tommaso dopo aver vinto nel 2003 il concorso Massimo Urbani, Filippini ha sviluppato un pianismo in cui la profonda conoscenza della tradizione si coniuga alla fresca originalità. Il musicista guida ora formazioni proprie e ha pubblicato di recente un bel disco in duo con il trombettista Fulvio Sigurtà. Il contrabbassista Rosario Bonaccorso non ha certo bisogno di presentazioni: il suo lavoro accanto a Enrico Rava e Stefano di Battista rappresenta l'aspetto più evidente di un'attività che lo ha visto insieme a tanti grandi, del calibro di Elvin Jones, Gato Barbieri, Lee Konitz, Dianne Reeves.
Il batterista Lorenzo Tucci è al fianco di Bosso fin dalla fondazione dell'apprezzato quintetto High Five, circa dieci anni fa. Tra le sue collaborazioni, spiccano quelle con il sassofonista Rosario Giuliani e con il vocalist Mario Biondi, ma anche con Phil Woods, Tony Scott, Mark Turner.