Falesie per arrampicata tra sviluppo e tutela

Convegno

Negli ultimi vent'anni l'arrampicata ha subito profonde trasformazioni, si è ampliata e modificata la base di praticanti, sono cambiate le regole, contestualmente sono profondamente cambiati e si sono moltiplicati i terreni di gioco.
Le palestre di roccia, luogo di ritrovo per una ristretta cerchia di alpinisti, si sono trasformate in veri e propri impianti sportivi all'aria aperta, spesso sottoposti all'assalto di centinaia di appassionati ad ogni week end.
L'aumentata frequentazione ha permesso di trasformare terreni “inutili” in una risorsa per l'economia turistica, ma ha pure creato momenti di conflitto con chi vive sulle pareti rocciose, con chi vive ai loro piedi.
Nuovi soggetti si sono appropriati di questa disciplina, con un bagaglio di esperienze più limitato, con diverse radici culturali.
Questo ha rivoluzionato l'approccio ed il rapporto con la roccia, aprendo nuove possibilità, ma certo creando nuovi problemi.
La ricerca del rischio zero pone importanti problemi sia di carattere tecnico, che etico, che legale…
Sono sempre di più le amministrazioni pubbliche, le associazioni, che prendono in considerazione la valorizzazione di una parete rocciosa per l'arrampicata o si trovano a scontrarsi con le problematiche di gestione di una falesia.
A volte la presenza nelle amministrazioni di un appassionato permette di fare decollare un progetto, più spesso ci si ferma davanti alla mancanza di conoscenze, di esperienze.
In questi ultimi quindici anni le esperienze, positive e negative, sono state molteplici - divieti, regolamenti, autoregolamentazioni, richiodature, programmi di sviluppo - tutte esperienze nate quasi sempre dalla iniziativa volontaristica di qualche appassionato, di qualche associazione, raramente da sulla base di una precisa programmazione.
È forte l'esigenza di un momento di confronto, da più parti nasce la richiesta di una sede di confronto, di una struttura in grado di mettere in comune le esperienze, indicare linee guida, gestire problemi generali, fornire indicazioni a chi vuole iniziare, rappresentare le istanze dei vari soggetti…
Per questo il Comune di Arco, capitale europea dell'arrampicata, da sempre laboratorio di nuove tendenze, a quindici anni dalla realizzazione dei primi parchi dell'arrampicata, a tre anni dal lancio del Piano Generale delle Falesie, organizza il primo convegno nazionale dal titolo:

"Falesie per arrampicata tra sviluppo e tutela"
Una prima risposta a:
tutti quelli – amministratori, appassionati, presidenti di associazioni… che in questi anni ci hanno telefonato per sapere il che fare?
tutti quelli che si pongono il problema di fare coabitare climbers e popolazione locale, climbers e natura
tutti quelli che si pongono il problema di come rendere fruibile una falesia senza stravolgere l'ambiente
tutti quelli che ci domandano come abbiamo fatto dell'arrampicata uno dei motori dell'economia della nostra città
tutti quelli che si pongono il problema delle regole
tutti quelli che temono le responsabilità
tutti quelli che chiedono risposte tecniche
tutti quelli che si pongono domande di etica sportiva

Due giorni di dibattito, di confronto e di lavoro su cinque grandi linee guida:
L'arrampicata sportiva e le falesie – situazione attuale e possibili sviluppi
Rapporti con la popolazione: i ritorni economici, i conflitti e le soluzioni
Rapporti con l'ambiente naturale: conflitti e regolamentazioni
Responsabilità e polizze assicurative
Sicurezza e sport: problemi tecnici ed etici

Su ogni tema una relazione darà il via a gruppi di lavoro in cui confrontare le varie esperienze e da cui fare scaturire ipotesi di soluzione. Il convegno vuole essere l'innesco perché si crei una struttura permanente in grado di mettere insieme esperienze e proporre regole per l'attrezzatura, la gestione e sviluppo e la difesa di questo fragile terreno di gioco.


organizzazione: Comune di Arco, Assessorato allo Sport Turismo ed Ambiente in collaborazione con: FASI Federazione Arrampicata Sportiva Italiana Commissione Falesie, APT Garda Trentino, Azienda Municipalizzata Sviluppo Arco, CAI Club Alpino Italiano, Collegio nazionale guide alpine italiane