Falstaff e le allegre comari di Windsor

Teatro

Appena compare sulla scena elisabettiana Falstaff conquista il pubblico. Ed è la regina Elisabetta in persona che dopo quella sera lo rivuole in scena e chiede a Shakespeare di coinvolgerlo questa volta in una storia d'amore anziché in vicende militari come nell'Enrico IV. Nasce così "The merry wifes of Windsor". Nella risata di Falstaff c'è qualcosa di empio e mostruoso, eppure nella sua vis comica c'è più innocenza che malizia. Nella sua vecchia abbondante carne di peccatore, fra vicoli e postriboli, taverne e letti disfatti c'è l'anima del fanciullo viziatissimo, come dice Croce. E' spirito e materia, angelo e diavolo, magnifico nel suo prescindere sia dalla morale che dall'onore. Forse soltanto Amleto gli tiene testa come oggetto di occasioni critiche e di ipotesi mitiche: entrambi sono all'estremo del testo scritto, del teatro possibile. Amleto è un'ipotesi, Falstaff è una conclusione, attraverso il miles gloriosus, le moralities medioevali, la vanità, la dissipazione, la gola, la fantasia.

Informazioni sulla prevendita

LUOGHI PREVENDITA: Teatro Sociale di Mori il giorno dello spettacolo ore 17.00-18.00 e dalle ore 20.00 ad inizio spettacolo
Cassa Rurale Mori e Casse Rurali Trentine

AUTORE: William Shakespeare - INTERPRETI PRINCIPALI: Giorgio Albertazzi, Sandra Collodel - REGISTA: Gigi Proietti - COMPAGNIA: Giga srl


organizzazione: Comune di Mori