Fame da lupo

Teatro

Stagione di prosa di Aldeno 2011/2012
Teatro per le scuole

La Baracca
Fame da lupo
di e con Bruno Cappagli
luci di Andrea Aristidi
oggetti di scena di Fabio Galanti

Quando Bruno si sveglia, qual è la prima necessità che sente?

Fare pipì? Bere? Giocare? Forse, abbracciare mamma e papà? No: la prima cosa a cui pensa è MANGIARE!

Bruno, appena si sveglia, ha moltissima fame, una fame che non si può spiegare, che non si sa da dove viene, che non si placa mai; ha così tanta fame che inizia a vedere gli oggetti in camera sua sotto le sembianze di gustose salsicce, fresche mozzarelle, appetitosi formaggi. E dunque, anche lui inizia a trasformarsi... in un maialino, forse, in un rinoceronte, perché no? in una capretta, magari… E invece, ha così tanta fame che diventa un lupo!

E come lupo incontra i tre porcellini che però quasi lo mangiano, poi si imbatte in una capretta bianca, ma diventano amici e la fame aumenta. Allora insegue una gallina, la spenna e la sbrana, che buona! Finalmente! Ma poi la mamma grida: “Bruno, è pronto da mangiare, vieni a tavola”. ”Ma io voglio giocare ancora!”, risponde Bruno, che non smetterebbe mai di giocare al lupo affamato.

Uno spettacolo sull’istinto primordiale della fame e del giocare a mangiare, attraverso racconti divertenti come ”I tre porcellini” dei fratelli Grimm, e storie di amicizia come “In una notte di temporale” di Yuichi Kimura e anche storie che parlano di grandi abbuffate di rinoceronti, come “Contiamo sulla pizza” di Mauri Kunnas.

Bruno parla poco e gioca molto, salta, corre, ride, e soprattutto mangia! Perché vuole diventare grande, grande come un lupo... No, di più: come un porcellino… No, di più: come un rinoceronte… No, ancora di più: vuole diventare grande come il papà!