Fenêtres

Teatro

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Les mains, les pieds et la tête aussi
Fenêtres
Uno spettacolo di: Mathurin Bolze
Collaborazione artistica: Jean Paul Delore
Scenografia: Goury
Luci: Christian Dubet
Musica e regia: Jérome Fèvre Direttore di scena: Ollivier Philippo
Ritratto di Mathurin Bolze a cura di Marc Moreigne Fotografie: Christophe Raynaud De Lage
Una coproduzione: Centre des arts du cirque de Basse- Normandie; Etablissement Public du Parc et de la Grande Halle de la Vii lette; CCDAS La Coupole - scène nationale de sénart; FURIES - Festival de cirque et de théàtre de rue de Chàlons en Champagne; Le Hangar des Mines - Pole Cirque Cévennes
Con il sostegno di: Ministère de la Culture et de la Communication - DMDTS - DRAC Rhone Alpes, Centre Culturel Français di Milano

Mathurin Bolze è uscito dalla famosa "promozione Nadj" del CNAC. Quella che ha portato alla crea-zione dello spettacolo-evento Le cri du Caméléon, realizzazione emblematica e persino, per alcuni, vero atto di nascita artistica del circo contemporaneo. Artista polivalente, Mathurin è acrobata, giocoliere, clown, danzatore; è stato attore di teatro ed è interprete di numerosi spettacoli del coreografo François Verret, ma è anche e soprattutto 'trampolinista'. Chi ha visto lo spettacolo della compagnia Anomalie messo in scena da Guy AIloucherie Et après on verra bien, non può dimenticare la sua silhouette sottile che si lasciava cadere dal bordo del tappeto elastico e, tra due rimbalzi, mentre era sospeso nell'aria, si levava e rimetteva la giacca, tranquillamente, con nonchalance, in un gesto di straordinaria precisione ed eleganza. Questo quadro, chiamato da Alloucherie "il pupazzo del tappeto elastico" racchiude le molteplici sfaccettature del talento di Mathurin Bolze: l'assoluto rigore nel lavoro e nel- l'esecuzione della figura, insieme a una grazia e a una sicurezza aerea; e a un sorriso, come l'espressione fugace di una tenera ironia su quello che sta facendo: una forma di distacco, di distanza divertita verso la difficoltà dell'impresa (le evoluzioni del danzatore Nijinsky dovevano assomigliare a qualcosa del genere). Una disciplina e una padronanza assoluta del corpo, legate a questo slancio libero, a questa incoscienza irreale che rende invisibile lo sforzo, e trasforma la materia in astrazione poetica; in una precisione terribile e pressoché inquietante nella sua purezza del movimento, della linea e della traiettoria del corpo nello spazio.


organizzazione: Il Gaviale - P.A.T. Assessorato alla Cultura - Regione Autonoma Trentino Alto Adige - Comuni di Dro e Arco - APT del Garda Trentino - Cassa Rurale di Arco Garda Trentino