Fermoimmagine. La Gardesana Occidentale da 22 a 2 ruote
collegato all'omonima mostra temporanea al museo
La presentazione sarà arricchita da un momento musicale con il musicista Giampiero Marini.
Ci sono strade che sono un concentrato di storia e la Gardesana occidentale, soprattutto nel tratto che costeggia il lago da Riva del Garda a Salò, è senz’altro una di queste. Proprio alla strada SS 45 bis è dedicato il libro “Fermoimmagine.
La Gardesana occidentale da 22 a 2 ruote”, una ricerca storica condotta dal MAG Museo Alto Garda con l'Associazione Araba Fenice di Arco che parte dalla realizzazione del collegamento viario per ripercorrerne l'evoluzione nel corso del Novecento, fino ai giorni nostri.
Da quando è stata costruita nel 1931 la Gardesana occidentale ha sostituito il lago di Garda come via di collegamento tra la pianura Padana e le Alpi, passando per Trento. E già questo la dice lunga sul ruolo strategico nel mettere in relazione due mondi, quello italiano e quello tedesco-austriaco.
Il tratto lacustre della Gardesana occidentale accompagna i fatti più salienti del XX secolo: lo scoppio della prima guerra mondiale che mostrò la necessità della realizzazione di questo tracciato, il ventennio fascista che si vide promotore della progettazione e della costruzione, l’istituzione della Repubblica Sociale di Salò, l’uscita “dall’isolamento” secolare di Limone, l’utilizzo delle sue gallerie durante la seconda guerra come luogo per delocalizzare alcune fabbriche strategiche, come ad esempio la FIAT, e infine la guerra partigiana.
La strada visse poi l’epoca del boom economico e vide transitare sul suo asfalto un intenso traffico, con camion addirittura con 22 ruote e accompagna infine il turista dei nostri giorni che giunge al Garda macinando chilometri anche a bordo di biciclette.
Il volume è curato da Donato Riccadonna, Alessandro Riccadonna, Alessandro Fedrigotti, Simone Floresta. In collaborazione con l'Associazione Araba Fenice e Il Fotogramma Associazione Fotografica.
È consigliata la prenotazione alla presentazione chiamando il numero 0464 573869 o scrivendo un'email a info@museoaltogarda.it.