Festival dei Burattini in musica

Teatro

Le notti del Museo XI Edizione
Festival dei Burattini in musica
Direttore artistico: Luciano Gottardi

Quattro serate nel prestigioso scenario dell’antica Prepo­situra di San Michele all’Adige per Le Notti del Museo 2011, la popolare e fortunata iniziativa che giunge quest’anno all’XI edizione e che quest’anno avrà come tema il teatro di figura, sarà infatti la seconda edizione del Festival dei burattini in musica, curato da Luciano Gottardi.
PROGRAMMA

Martedì 5 luglio
Ore 20.30 Visita guidata al Museo
Ore 21.30 I Burattini di Luciano Gottardi
Little Sad Sound
di Alan Ridout
con: Luciano Gottardi - burattinaio
Carlo Nerini - contrabbasso
Un Piccolo Suono è il protagonista di questa avventura. Curioso di scoprire cosa c'è al di là delle siepi, esce silenzioso dal buio e parte, alla ricerca di se stesso e del mondo. Dopo aver corso, saltato e fatto capriole per tutto il giorno, alla fine si perde e tutto ciò che si trova intorno a lui lo spaventa. Piccolo suono diventa triste e incomincia a piangere. Ma lontano, nella Terra della musica, sentono il suo lamento e altri suoni partono per attraversare un altro bosco e ritrovare infine il Piccolo Suono che si era perso. L'opera, nata per contrabbassista-narratore, trova qui una sua particolare forma di messa in scena utilizzando dei pupazzi che rappresentano contemporaneamente i personaggi e il mondo dei suoni, a cui sono intimamente ispirati.

Pierino e il Lupo
di Sergej Prokof'ev
con: Luciano Gottardi e Carlo Nerini - burattinai
Roberta Gottardi - clarinetto
Ornella Gottardi - flauto
Stefano Tomasi - oboe
Igor Delaiti - fagotto
Egon Lardschneider - corno
musicata da Prokof'ev per avvicinare i bambini all'universo della musica e per educarli a riconoscere le melodie e i timbri dei diversi strumenti musicali. Pierino, il lupo, il nonno, l'uccellino, il gatto e tutti gli altri personaggi della storia sono legati a un particolare tema musicale cosicché alla fine dello spettacolo i bambini sono in grado di indovinare il personaggio che sta per arrivare. La musica è qui riproposta in una versione per quintetto di fiati.


Giovedì 7 luglio
Ore 20.30 Visita guidata al Museo
Ore 21.30 Compagnia Il Cerchio Tondo
L'omino dei sogni
spettacolo per burattini e violino ungherese
con: Marco Randellini - burattinaio
Janos Hasur - violino
Maura Invitti - tecnico
Le fiabe sono la mediazione tra l'esperienza del reale, il sogno e le paure inconsce. Sono il tentativo di incoraggiare i piccoli ad affrontare le difficoltà che l'esistenza inevitabilmente pone e solo chi non si ritrae può superare gli ostacoli e alla fine uscirne vittorioso. Ciliegino, un bambino di legno, vuole ascoltare le fiabe invece di dormire: quella della furba Volpe che voleva mangiare le oche e gli ochini, o quella della Baba-Jaga che vuole mangiare la Bambina, o ancora quella del Sole e della Luna che erano saliti in cielo per lasciar spazio all'Acqua e a tutta la sua famiglia. Queste fiabe sono raccontate da un narratore che, con l'aiuto di piccole marionette, interpreta i vari personaggi. La voce è arricchita dalla musica del violino. La successione delle immagini prende il ritmo delle ballate popolari ungheresi eseguite dal maestro Janos Hasur conosciuto in Italia per aver accompagnato con la sua arte, per oltre 12 anni, gli spettacoli teatrali di Moni Ovadia.

Sabato 9 luglio
Ore 20.30 Visita guidata al Museo
Ore 21.30 Compagnia Oltreilponte Teatro
Al paese di Pocapaglia
con: Beppe Rizzo - burattinaio e fisarmonicista
Andrea Rugolo - ideazione figure
Natale Panaro - realizzazione burattini
Pocapaglia è un paese di contadini brontoloni, pigri e sprovveduti. Solo Masino è sveglio e benvoluto, ma ha lasciato il paese per andare in cerca d’avventure e non è più tornato. Mentre i paesani attendono il suo ritorno, a Pocapaglia cominciano a succedere fatti misteriosi: ogni sera capita che buoi e vacche vengano rubati dalla masca Micillina, una strega che se ne sta appostata nei boschi sotto il paese e che, con un solo sguardo è capace di tramortire i pastori di guardia. I pocapagliesi impauriti chiedono consiglio al ricco Conte del paese, ma questo nega il suo aiuto e quello dei suoi soldati. Ormai disperati per le continue ruberie della strega, decidono di scrivere una lettera per implorare il ritorno di Masino. E proprio una sera Masino ricompare. Parte alla ricerca di Micillina, la trova, la cattura e la porta al cospetto dei pocapagliesi che, con stupore, assistono alla soluzione di un mistero che ha ben poco di soprannaturale. Dopo aver deciso la punizione per il colpevole e aver esortato il paese a rimboccarsi le maniche, Masino riparte per terre lontane. Da quel momento i pocapagliesi, che hanno capito la lezione, si scoprono meno brontoloni, meno pigri e cominciano a darsi da fare senza più chiedere aiuto a nessuno. La storia è liberamente tratta da La Barba del Conte della raccolta Fiabe italiane di Italo Calvino


Martedì 12 luglio
Ore 20.30 Visita guidata al Museo
Ore 21.30 Associazione teatrale Iride
La montagna racconta. Leggende trentine d'altri tempi
con: Rosalia Capitanio - narratrice
Nicola Odorizzi - esecuzione musiche del gruppo Abies Alba
Adriana Mazzola - organizzazione e assistenza tecnica
Rosalia Capitanio - ideazione e realizzazione
Tre i racconti scelti per questo spettacolo, che provengono da diverse zone montane: dalla val di Fassa Cianbolpìn, dal col di Lana (bellunese) Le tre gobbette, dal Primiero Il Mazzaról. Anche se di varia provenienza, in tutti vi è come sfondo la montagna con una specifica morfologia e con un preciso immaginario.
Il primo racconto tratta di un incontro tra un pastore e una fata della montagna, il secondo narra di tre donnine di un maso sperduto a cui tutti si rivolgono, poiché attraverso tre semplici risposte dispensano i consigli più giusti. L'ultimo ha come ambientazione l'interno di una strana roccia, sede segreta di un omino tutto rosso e piuttosto intrigante ma abile produttore di prodotti caseari.
Ogni racconto viene narrato da un punto diverso della scena, mentre l'interprete manipola alcuni vecchi oggetti. L'attenzione del pubblico viene focalizzata sulle «cose», tanto da permettere il formarsi di immagini del tutto originali dei vari personaggi delle storie. La musica accompagna di volta in volta i momenti più salienti delle leggende, per spaziare poi liberamente nelle fasi di stacco tra una storia e l'altra. I vari brani sono tratti dal repertorio del gruppo trentino Abies Alba, che da vari anni conduce ricerche nel campo della musica popolare.


organizzazione: Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina