Festival internazionale di Regia Teatrale premio Fantasio Piccoli
4 scene da UBU RE di Alfred Jarry
Come funziona il Festival
Le regole del gioco
A tutti i registi iscritti è stato affidato lo stesso testo, le prime quattro scene dell "'Ubu Re" di Alfred Jarry. Questi hanno presentato un progetto scritto, nel quale hanno delineato la bozza della propria idea di regia. Dopo aver esaminato i 300 lavori presentati, una commissione ha selezionato 60 registi, che avranno la possibilità di mettere in scena lo spettacolo (della durata massima di 18 minuti) a loro piacimento: sfruttando le proprie capacità, la propria filosofia artistica, la propria arte, il proprio "sentire". I registi partecipanti sono stati ripartiti in sette città, secondo la propria macro-selezione di appartenenza (Trento, Forti, Genova, Lanciano, Trieste, Heidelberg e Brescia), dove una giuria formata da professionisti dello spettacolo definirà da 12 a 18 finalisti, valutando gli spettacoli sulla base delle seguenti caratteristiche: capacità tecnico-teatrali, capacità di creare emozione, capacità di armonizzazione, di gestione degli attori e tutti gli elementi che verranno ritenuti opportuni. I finalisti rappresenteranno il proprio spettacolo durante le 3 serate finali del Festival, a Villazzano di Trento, il 30 novembre e l'1 e 2 dicembre 2007 alle ore 21.00. Una giuria avrà il difficile compito di eleggere un vincitore.
La genesi del festival
Il Festival di Regia Fantasio Piccoli nasce dieci anni fa, nel 1997. Gianni Corradini (regista, fondatore del Festival e presidente dell'organizzazione fino alla sua scomparsa) e Leonardo Franchini (regista, critico e scrittore roveretano), stanno seduti ad un tavolo, un bicchiere di buon vino nella mano, discutono animatamente del teatro ai giorni nostri. Un teatro conosciuto dai più per le grandi opere, per i grandi autori studiati a scuola: chi non ha letto, visto o sentito "La locandiera", "Il malato immaginario", "Amleto"...? Chi non conosce Goldoni, Molière, il grande Shakespeare? Il pubblico oggi va a teatro per vedere "Romeo e Giulietta", ed esce ubriaco di parole, immagini, suoni, lacrime e risate. "Questo Shakespeare, quanto emoziona.. .", "Che intenso quel Romeo, bravo attore!", "E la colonna sonora, davvero suggestiva!". Autore, attori, luci, musiche...ma lo stratega dalla cui mente nasce tutto questo, colui. la cui essenza è sciolta in ogni parola, in ogni movimento, in ogni spiraglio di luce e ombra dello spettacolo, è dimenticato, ignorato, lasciato al buio, a chiudere il sipario. Eppure, quando andando ad assistere alla rappresentazione di un testo assai noto, lo spettatore si trova di fronte ad uno spettacolo nuovo, ad una messa in scena che non si aspettava, allora non manca di chiedersi "Come mai?". È qui che, quatto quatto, esce da dietro le quinte il regista, e spiattella a tutti il suo ruolo da protagonista: il compito di creare da un testo scritto uno spettacolo vivo. È qui che, finalmente, lo spettatore capisce l'importanza di colui che, solo fra tanti, può decidere di mettere in scena il suo "Romeo e Giulietta" sulla luna, con soli attori uomini, con animali, con inserti video, in lingua originale, sotto forma di musical, o, perché no, rafforzandone i lati comici."Insomma, il teatro oggi è molto più "teatro di regia" di quel che il pubblico spesso pensa". Di questo discutono, i due registi, forse un po' invidiosi di questi autori messi sempre in prima linea. Discutono, e nasce un'idea, semplice e accattivante, che sprigiona forza come solo un sogno reso vivo sul palco sa fare."Come sarebbe lo stesso testo rappresentato da registi diversi?". Ecco, dunque, come nasce il Festiva/. Da una domanda, e da un bicchier di buon vino.
Cinzia Scotton
Serate di Selezione
20|10 Lanciano, Teatro Comunale Fedele Fenaroli
20,21|10 Genova, Teatro della Gioventù
26,27|10 Roma, Teatro Pegaso
3,4|11 Brescia, Teatro Telaio
9,10|11 Trento, Teatro di Villazzano
16,17|11 Heidelberg, TOKK
24|11 Dovadola, Teatro Comunale
30|11 - 1,2|12 Trento, Teatro di Villazzano FINALI
Programma TRENTO
9|11
Daniele Filosi Trento
Michele Torresani Trento
Dora Fronza Trento
Moira Chiocchetti Moena Tn
Daniela Della Giacoma Predazzo (TN)
10|11
Gabriele Penner Trento
Simona Paccione Gardolo (TN)
Lorenzo Facchinelli Povo (TN)
Silvano Maturi Pinzolo TN
11|11
Spettacolo: L'assassino è in teatro
di Franco Roberto
adattamento e regia Zini Maria
Seguità premiazione Cofas per il miglior spettacolo Trentino
e proclamazione degli eventuali gruppo/i ammessi alla finale
FINALI
30|11 ore 21.00
▪ Gabriele Penner Trento Per l'eleganza e la coerenza di uno spettacolo rigoroso e nel contempo poetico.
▪ Anna Pina Buttiglieri Carbonia (CA) per l'originalità della messa in scena e l'ottima capacità di catturare il pubblico.
▪ Michele Torresani Trento
▪ Andreas Kosek Vienna
▪ Dora Fronza Trento
▪ Matteo Perico Ambivere (BG)
1|12 ore 21.00
▪ Andrea Nao Selvazzano Dentro (PD) Per la Pulizia e la capacità di dirigere gli attori senza perdere freschezza e semplicità nel ricreare l'atmosfera di grottesco domestico.
▪ Marco De Santis Bari a seguito di una invenzione originale, gli elementi di scena e il carattere dei personaggi hanno evidenziato, anche attraverso un azione corale coerente, una messa in scena vivace e briosa che ha colto in modo molto espressivo il tema dellopera
▪ Carla Betty Chiappati Rivoli To Per linteressante idea della madre Ubu, che partorisce e domina il potere, idea che da origine ad una regia, sin troppo affollata, ma non priva di personalità interpretativa
▪ Enrico Cappelli Velletri RM per l'aderenza al testo e allo spirito dei personaggi, la cui violenza è stata resa in modo giocoso e immediato.
▪ Oliver Bierschenk Berlino Per la capacità di esaltare le situazioni comico grottesche del testo di Jarry non disdegnando la provocazione politica e sessuale che il testo propone.
▪ Luca Ramella San Martino Siccomario (PV) Per la capacità di dare ritmo all'azione scenica e di entrare in sintonia con lo spirito e le atmosfere del testo di jarry riuscendo ad armonizzare le molteplici soluzioni sceniche ideate.
2|12 ore 21.00
▪ Gianluca Enria Roma
▪ Elisa Rocca Roma buona l'idea e la rappresentazione; ottima capacità di direzione degli attori.
▪ Lorenzo Facchinelli Povo (TN) Per la sua capacità di tradurre in scena le varie sfaccettature dello spirito e della natura di Ubu re con sorprendenti intuizioni teatrali e grande padronanza degli strumenti di scena
▪ Giovanni Fedeli Lucca linvenzione scenica di grande originalità. Lorganizzazione e lìesposizione estremamente coerenti allidea espressa; attori efficaci nella resa dei ruoli assegnati. Capacità di sorprendere il pubblico con trovate sceniche esilaranti.
▪ David Hein Lipsia Per la capacità di tradurre il testo ed attualizzarlo in una sorta di dramma psicologico dei tempi moderni. Per la capacità di alternare dramma e comicità per la buona Una grande padronanza degli strumenti di scena.
▪ Francesco Giorda Torino Per la leggerezza con cui ha saputo affrontare il testo di Jarry, valorizzandone una comicità un po astratta ma funzionale.(vincitore anche del premio del pubblico e premio giuria giovani)
organizzazione: Compagnia Gianni Corradini (ex Quei de Vilazan)