Festival tra le rocce e il cielo 2016 - MOSTRE
CONFINI E CONFLITTI: LA GUERRA E IL CONFINE DEL TAPPETO FIGURATO ORIENTALE a cura di Sergio Poggianella ed Elena Dai Prà.
Attingendo alla collezione di duecento esemplari di tappeti figurati orientali, si è inteso allestire un percorso che fosse in grado di documentare le numerose varianti dei cosiddetti war rug, i tappeti di guerra afghani. Tra i loro soggetti, rappresentazioni geografiche del mondo e della regione afghana che vanno da veri e propri planisferi arricchiti dal catalogo delle bandiere degli Stati, alle carte politiche e tematiche, al paesaggio. Il confine è una convenzione che separa e divide, ma che allo stesso tempo istituisce appartenenza, che garantisce protezione; mentre la guerra, ogni guerra, profanando il confine, vìola le identità. «Confini e Conflitti. Visioni del potere nel tappeto figurato orientale» i confini vuole non profanarli ma attraversarli, varcarli per esplorare spazi e condividere culture.
IL CORPO DEL NEMICO. ESPOSIZIONE E RAPPRESENTAZIONE DAL BRIGANTAGGIO ALL’ISIS mostra documentaria prodotta da Tra le Rocce e il Cielo, a cura di Nicola Spagnolli e Francesco Filippi.
Tra il XIX e il XX secolo la fotografia ha raccontato molti eventi, anche di cruda violenza, ed è stata utilizzata come strumento di comunicazione politica e di arma di propaganda, influenzando anche la successiva memoria su quegli eventi. Partendo dalla vicenda di Cesare Battisti, di cui ricorrono i 100 anni della morte, si opera una riflessione sull'utilizzo del corpo del nemico per fini propagandistici e di comunicazione politica. A cosa serve esporre il nemico? E a cosa serve esporne lo spoglie? Che ruolo ha l'immagine fotografica? Un’immagine non è mai neutra ma è un racconto che viene preso in carico e proseguito a seconda del tipo di osservatore. L’immagine allora non è di per sé memoria, ma strumento narrativo che genera memoria.
LA GRANDE GUERRA DEL “CORRIERE DEI PICCOLI”, 1914-1919 mostra documentaria a cura di Nicola Spagnolli.
La mostra, prodotta da Tra le Rocce e il Cielo, racconta e illustra la mobilitazione dell’infanzia nel primo conflitto mondiale attraverso le pagine del “Corriere dei Piccoli”, supplemento del “Corriere della Sera” pubblicato dal 1908 e dedicato ad un pubblico di bambini e ragazzi. Durante la prima Guerra Mondiale, il giornalino venne utilizzato come strumento per educare i giovani alla guerra e come arma di propaganda, anche in chiave irredentista, attraverso le rubriche, i racconti e, soprattutto, attraverso le sue celebri tavole illustrate.
INDAGINI ALPINE, mostra fotografica di Giulio Malfer.
Il senso tragico del tramonto culturale che negli anni Settanta calava sulle Alpi riuscì a esprimerlo, più di tutti, Nuto Revelli. I giovani valligiani abbandonavano la vita dei padri credendo alla promessa di un futuro migliore in fabbrica. Nelle vallate si apriva la grande ferita dello spopolamento, e la natura non più amministrata assediava borghi abitati ormai solo da anziani. La montagna moriva in silenzio, eppure la patina delle riviste di turismo continuò ad alimentare lo stereotipo del felice mondo alpestre: l’ebbrezza dello sci, l’incanto dei ghiacciai, lo sforzo delle scalate. Oggi le cose però stanno cambiando. La spinta centrifuga dalle montagne s’è fermata e stiamo assistendo, qua e là, a un timido dietrofront. Una nuova vita senza stereotipi, concreta. Così come la si può leggere negli sguardi colti dal fotografo Giulio Malfer. A quasi quarant’anni dalle interviste registrate da Nuto Revelli, Malfer ritorna sugli stessi territori d’indagine etnografica usando la fedeltà, imparziale e icastica, della macchina fotografica, realizzando una serie di reportage foto-giornalistici, nel tentativo di ribaltare quello stereotipo che, da una prospettiva urbana, ancora avvolge in gran parte il mondo alpino.
NARR/AZIONI DIALOGICHE FOTOGRAFICHE: DA IDOMENI A RIACE. La civiltà mediterranea: re-innovare la cultura dell’asilo, dell’accoglienza e dell’integrazione. Autori: Maria Fiano Scrittrice – cineasta, Venezia; Federico Sutera Fotografo, Venezia. Ideate da Giorgio Conti.
LA CASSA RITROVATA. FOTO INEDITE DELLA VALLARSA DURANTE LA GRANDE GUERRA, a cura di Fausto Corsini.
Aggirarsi per un mercatino; comprare una vecchia cassa con delle lastre fotografiche; scoprire, una volta a casa, paesaggi di una Valle sconosciuta, scene di vita militare e ritratti di austeri militari; essere presi dalla passione; ed iniziare a cercare, a capire, a viaggiare … Fausto Corsini, fotografo, autore di numerose mostre personali e collettive, nazionali ed internazionali, ci porta con la sua macchina fotografica a fare un viaggio nel tempo e ripercorre oggi, gli stessi passi che il Capitano medico Agnoli, del Comando Tattico del Soglio dell'Incudine, fece nel 1917, scendendo dal Pasubio in Vallarsa.
LA POLENTA NEL GREMBIULE: i giorni successivi all’evacuazione della Vallarsa nel 1916. Mostra documentaria sull’organizzazione della vita dei profughi vallarsesi nel Comune di Legnago. A cura di Gregorio Pezzato, Gruppo Alpini Vallarsa.
organizzazione: Tra le Rocce e il Cielo