Film Festival della Lessinia ad Ala

Cinema

Film Festival della Lessinia >>
Film proiettati:
Urs
di Moritz Mayerhofer (animazione) 10’, Germania, 2009
Un villaggio buio, diroccato, ormai deserto, dove non si vede mai il sole. Per molti anni Urs si è preso cura della sua anziana madre. Ora ha deciso che è giunto il momento di trovare un posto migliore per entrambi. Decide quindi di partire per un viaggio lungo e pericoloso, che lo porterà verso la vetta della montagna, al di là della quale si intravvede splendere il sole. Ma la madre non vuole lasciare la sua casa… Urs si trova di fronte a interrogativi comuni a molti, forse a tutti noi: per quanto tempo possiamo rimanere in una condizione intollerabile? è giusto tentare di cambiare le cose? e gli altri… si può davvero decidere cos’è il meglio per qualcun altro?
Le cheval dell’Everest (Il cavallo dell’Everest)
di Bernard Germani (documentario himalayano) 53’, Francia, 2009
Gurmen, una giovane guida sherpa dell’Everest, vuole riprendersi dopo una tragica spedizione che è costata la vita a suo fratello. Per questo si mette in testa di comprare un cavallo per affittarlo alle carovane di escursionisti. La ricerca dell’animale si trasforma in una vera e propria avventura attraverso un Nepal in fermento politico. Destinata a trasportare i turisti fino al campobase dell’Everest, la giumenta che Gurmen ha trovato, Karma, ha zoccoli agili per quegli stretti e ripidi pendii, e dovrebbe fare la fortuna di Gurmen, il suo astuto proprietario. Ma cosa le si dovrà dare da mangiare perché possa resistere alla mancanza di ossigeno e al grande freddo? Le sarà possibile convivere con gli yak lungo i sentieri? Quali saranno le richieste del Gran Lama per accordare a Karma un posto nel ciclo buddista della reincarnazione? E i cavalieri che trasporterà fi no all’inizio dei ghiacciai pagheranno un giusto prezzo al suo padrone?
Di padre in figlia
di Micol Cossali (regista trentina) 50’, Italia, 2009
Sonia Spagnoli è una giovane studentessa universitaria, fragile e al tempo stesso coraggiosa. Trascorre tutte le estati, insieme con il padre e con i fratelli, in una malga a 2200 metri. I suoni della montagna e del lavoro, ma soprattutto le mani dei protagonisti, nei loro gesti semplici, somma di una cultura antica, scandiscono il racconto. Le mani di Sonia “pettinano” il burro, quelle di Giacomo, suo padre, fanno nascere dalla caldera una acerba forma di Silter, quelle di Giovanni, in continuo e precario equilibrio, sono alle prese con le mammelle di una vacca, quelle del piccolo Ivan, già capace di azioni da adulto, spaccano con sorprendente energia i ceppi di legna da ardere. Sopra a tutti e a tutto c’è il tempo, lento nel dettare i ritmi delle azioni quotidiane eppure così impellente nell’anticipare le tappe della vita. In montagna diventi grande troppo presto, diventi vecchio troppo presto, ma alla fi ne della giornata tutti hanno la consapevolezza di aver dato tutto quello che si può, mai di meno, molto spesso di più.
SARA’ PRESENTE IN SALA IL DIRETTORE ARTISTICO DEL FESTIVAL ALESSANDRO ANDERLONI
ingresso libero