Filò

Teatro

Ala Città di Velluto 2005

Poemetto di Andrea Zanzotto scritto per il Casanova di Fellini

Nel luglio del '76 prima di iniziare il doppiaggio del suo Casanova dall'inglese, Federico Fellini scrive ad Andrea Zanzotto sottoponendogli problemi e propositi che riguardavano il dialetto veneto ed il suo uso nel film: "vorrei tentare di rompere l'opacità, la convenzione del dialetto veneto che, come tutti i dialetti, si è raggelato in una cifra disemozionata e stucchevole, e cercare di restituirgli freschezza, renderlo più vivo, penetrante, mercuriale, accanito, ..."
Fellini chiede allora a Zanzotto di scrivere l'esortazione, la preghiera accorata e beffarda impaurita e sfottente che avrebbe accompagnato la scena iniziale del film. Nasceva Recitativo Veneziano che, come ha scritto Gianfranco Contini, appartiene al repertorio più singolare della poesia dialettale.
Nel film ritroviamo anche Cantilena Londinese nella scena dove una gigantessa di origine veneta finita a Londra, fa il bagno in una grande tinozza e intanto canta una canzoncina infantile e dolente.
Segue poi il vero e proprio Filò che non appare nel film di Fellini ma che contiene un'interessante meditazione sul dialetto ed il suo uso poetico.

Letture di Pino Costalunga

Musica di Ian Lawrence Mistrorigo eseguita dal vivo da Ian Lawrence Mistrorigo e Paolo Bressan

Produzione GLOSSA TEATRO


organizzazione: Comune di Ala - Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Cultura - APT Rovereto e Vallagarina - Comprensorio Vallagarina - BIM dell'Adige