Fino all'ultimo giorno. Memorie sparse sulla Shoah

Teatro

Giorno della memoria. 27 gennaio 2010

In occasione della Giornata della Memoria il Comune di Trento, il Centro servizi culturali Santa Chiara e il Coordinamento teatrale trentino propongono in occasione del Giorno della Memoria la rappresentazione "Fino all’ultimo giorno. Memorie sparse sulla Shoah", atto unico di Renzo Fracalossi a cura del Club Armonia e della Scuola Musicale "Il Diapason".

INGRESSO LIBERO
(L'immagine riproduce la "Pietà", opera di Oskar Kokoschka)

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Fino all'ultimo giorno. Memorie sparse sulla Shoah
ANDREA Marco Revolti
ISACCO Marco Scartezzini
SAMUELE Aldo Dorigati
ELISA Barbara Gazzoli
MARTA Patrizia Dallago
DAVID Marco Milelli
SARA Sara Ghirardi
UNA BAMBINA Alessandra Bailoni
3 ATTORI Massimo Nascimbeni, Aldo Dorigati, Tiziana Recarli
GIACOBBE Silvio Desimone
RUTH Anita Calliari
MOSHE Alberto Tafner
EVA Claudia Furlani
PETR Alberto Bailoni
KURT Michele Degasperi
HANS FRANK Renzo Fracalossi
DANIEL Fabrizio Da Trieste
LO SHOFAR Fabrizio Da Trieste
ESTER Francesca Cereghini
EMANUEL Mariano Degasperi

Progetto scenico: Maddalena Tomasi
Progetto musicale: Rolando Lucchi
Costumi:Graziella Depedri
Luci: Amos Collini
Rammentatrice: Carla Pedrolli
Regia di Renzo Fracalossi

Olocausto è una parola che si trova nei "Salmi". Ma forse non è la parola più appropriata. Secondo la tradizione ebraica l'Olocausto ha in sé un senso sacrificale che attiene più la sfera del sacro, che non quella dell'orrore.
Shoah significa invece sterminio. Questa è la parola! Non si è infatti trattato di un sacrificio. Gli Ebrei che hanno popolato di dolore l'inferno del Novecento non sono diventati fumo né per i loro ideali, né per la loro fede. L'unica colpa era ed è quella di essere nati. Ed è con la voce di quelle vittime, messe in fila con le loro storie individuali, che ho provato a raccontare ancora il dramma di un tempo che è anche il nostro. Vittime un po' particolari. Artisti, intellettuali, uomini di cultura e bambini. Rinchiusi nel "ghetto modello" di Theresienstadt/Terezin in Boemia, fino all'ultimo giorno. A quell'intellighentija ed a quell'innocenza va la mia commozione, che prova a farsi parola e teatro per invitare tutti a diventare, almeno per un attimo, Ebrei universali, ovvero a capire per tramandare.
Come sempre debbo a molti una sincera gratitudine. A quanti condividono l'urgenza delle memorie necessarie; a quanti si battono ogni giorno affinché non accada più e a coloro che, con una passione vera e profonda, danno corpo e soprattutto cuore alle mie modeste parole.
Un pensiero di riconoscenza ed affetto poi ad Elisabetta Gardumi, insuperabile e paziente "merlettaia" del mio amanuense scrivere; ad Andrea Zanotti, laico, poetico ed indispensabile Rébbe; a Flavio Mengoni che mi ha insegnato la vita e il valore orgoglioso dell'intelligenza ed a Maddalena Tomasi, Rolando Lucchi e Carmine Ragozzino, che camminano i miei pensieri. Infine a quell'ebraismo che sta nel mio cuore e che interroga me, la mia terra e la nostra storia.
L'Autore Renzo Fracalossi


organizzazione: Comune di Trento - Centro servizi culturali Santa Chiara - Coordinamento Teatrale Trentino