Föch

Teatro

Sipario d'Oro 2012
Circuito

Araucaìma Teater Azzano San Paolo, Bergamo
Föch
testo e regia di Alberto Salvi
con Pietro Bailo, Elena Borsato, Miriam Gotti, Marco Robecchi, Alberto Salvi
arrangiamento canti Miriam Gotti
luci Pietro Bailo
costumi Roberta Valli
assistente alla regia Ilaria Pezzera

Nei primi anni del ventesimo secolo la famiglia contadina era unità allargata, estesa. Comprendeva i discendenti di una stessa linea familiare, ma poteva altresì far convivere al suo interno diversi nuclei familiari. Nella società rurale, inserita in un sistema economico di tipo artigianale, prevalevano schemi di autorità patriarcale. Il governo degli affari era affidato ai più anziani. La realtà contadina si distingueva perché fondata su uno stato di fatto: l’affetto dei suoi componenti.
Grande nucleo rappresentativo di un sistema sociale autarchico, ma non solo, anche intreccio di relazioni, amori, intrighi, faide e vendette.
Luogo di importanza fondamentale, che assume significato sacro, era la stalla, dove, durante le lunghe sere d’inverno, si svolgeva la veglia.
Attraverso il recupero della lingua parlata, il dialetto, con storie, leggende e canzoni popolari tradizionali e la costruzione dei personaggi, secondo le dinamiche relazionali interne, si vuole raggiungere la rappresentazione di un affresco storico popolare dell’Italia del secolo scorso.