Forme
Fotografie di FAUSTO SCHIAVONI
Queste foto non sono testimonianza di eventi, non denotano un impegno sociale e non fanno parte di un progetto, sono solo pensieri che si snodano attraverso immagini, in parte indipendenti dalla volontà dellautore. Il fotografo infatti va a caccia dellimprevisto: limmagine va raccolta ed è proprio limmediatezza delloggetto che diventa creazione e la sua casualità che diventa poesia. A volte le immagini vengono dal profondo e si adagiano nella realtà o diventano fantasia pura e sogno.
In alcune predomina la magia del colore e della simmetria nelle pure forme geometriche, in altre i paesaggi vengono sublimati e immersi nellirrealtà, in altre ancora emergono la sensualità e la tenerezza del colore nelle forme più improbabili.
Il processo che si evince dallosservazione di queste foto è in sintesi: ricerca, scoperta di una realtà nascosta, interpretazione e quindi creazione. Ma la cosa affascinante è che ognuno di noi può esercitare una lettura personale con estrema libertà attraverso la traccia del fotografo o secondo la propria esperienza, i propri interessi o la propria disposizione danimo.
Concetta Mattucci
Nota dellautore
Poche parole prima di visitare la Mostra, che non è a tema unico ma vuole essere una rassegna di vari soggetti o temi da me affrontati in questi ultimi anni e le foto esposte ne sono una sintesi. Vedrete perciò una Mostra variegata e probabilmente un po spiazzante. Il motivo conduttore che lega tutte le opere è però il mio modo di fotografare. Ho applicato alla fotografia ciò che caratterizza la poesia: la sinteticità. Le mie foto non sono prosastiche, contengono poche cose, a volte solo dettagli che possono essere di forme, di colori, o comprenderli entrambi. Sono frammenti che scelti ed estrapolati da ciò che li conteneva, hanno per me una valenza di tipo emotivo ed anche di puro piacere estetico. Queste foto non fanno parte di progetti, non cè nulla di preordinato. Amo definirmi ciò che in effetti sono: un dilettante. Questa condizione mi rende libero di cogliere quel che mi detta lo stato danimo del momento.
Fausto Schiavoni