Frammenti di teatro amatoriale

Mostra fotografica

Fotografie di Claudio Condini

Claudio anno dopo anno, a tu per tu con la magia sempre diversa del palcoscenico, in un angolo della platea, quasi nascosto per non disturbare, ma attento ad ogni particolare, pronto a cogliere il momento più bello, l’espressione più intensa. Con la sensibilità e la poeticità che lo caratterizzano.. Antonia Dalpiaz

Uno sguardo e un click, e subito un viso, una scena, un orizzonte, un panorama diventano passato, ricordi, storia. Ma ci vuole grande sapienza per sapere cogliere l’attimo giusto, perchè uno sguardo e un click diventino arte agli occhi dei ricordi e della storia. Gino Tarter

Claudio Condini raccoglie in più di quindici anni oltre 14.000 immagini con tecnica mista, prima con pellicola e successivamente con il digitale e per ogni immagine ha predisposto una scheda per l’archiviazione. Questo metodo non lo si deve recepire con sufficienza anche perché la fotografia di teatro è materia trattata ai più alti livelli, universitari a Firenze, Pisa, Siena, museali presso gli Alinari e da enti specializzati fra i quali l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di Roma, l’Archivio Fotografico Toscano, il L.U.C.E., che al loro interno hanno creato dei fondi dedicati alla teatralità. Esce un dato certo dall’opera di Claudio Condini, un elemento che dovrebbe far pensare i visitatori della mostra, gli esperti, le autorità e cioè che il continuo perfezionamento dell’azione di documentazione produce una sensibilità espressiva che va oltre al giudizio distratto e qualunquistico, quasi che queste immagini diffondano un loro magnetismo determinato dalla capacità di restituire la personalità degli attori e il fascino delle scenografie e il tutto è realizzato con grande padronanza tecnica nel complesso settore delle riprese di teatro.
Floriano Menapace

Forse, dai tempi pionieristici del Club Armonia, non si era mai vista una mostra fotografica sul teatro. Correva l’anno 1931 e in una sala messa gentilmente a disposizione dalla Birreria Pedavena (il teatrino, all’epoca, era proprio lì sopra, ricavato da una veranda, anch’essa appartenente alla Birreria), il Club Armonia per festeggiare il traguardo dei dieci anni di attività teatrale (la «Sezione filodrammatica» del Club iniziò la sua attività il 7 agosto 1921, mentre il Club Mandolinistico Armonia era nato ufficiosamente nel settembre del 1903 ed ufficialmente il 13 gennaio 1904), fece una mostra fotografica che brillò brevissimamente ottant’anni fa, con foto di commedie e di scenografie e con esposizione anche di costumi e attrezzi di scena. In un certo senso, con questa mostra di Claudio Condini, si riaccende quella fiammella storico-documentale passata alla storia, che oggi è essa stessa storia, nella prospettiva non solo di attirare l’attenzione dei contemporanei, ma anche di mandare ai posteri documenti che, per il solo fatto di esserci, sono già essi stessi storia. Elio Fox

Un attimo. Un fondale dipinto, un interno riprodotto sul palco, luminosità e ombre studiate da un disegnatore di luci, l’anima del personaggio rivelata dall’interprete, un gesto, una battuta che s’indovina dall’espressione dell’attore. Uno scatto. E’ teatro che si fa immagine. Per sempre.
Gigi Cona