Fratelli d'Italia
Nell'anno in cui si celebra il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia undici artisti del Triveneto rendono un omaggio tra il serio e l'ironico al Risorgimento: un'interpretazione antiretorica dell'italica Unità, allestita dal 15 ottobre al 6 novembre nella galleria civica «Craffonara» di Riva del Garda dal centro culturale «La Firma», con il patrocino del comune di Riva del Garda e la collaborazione di Agraria. Ad esporre sono i trentini Livio Tasin, Alberta Struffi e Alessandro Goio; i veronesi Laura Toffaletti, Adriano Cecco, Anna Caser, Andrea Cardone, Luciano Tarasco; le trevigiane Anna Galassini e Bruna Carnio; e da Monfalcone Fulvio Dot. Alla mostra è affiancato un cineforum tre pellicole rigorosamente sul tema e una serata su «Irredentismo e Risorgimento. Autonomia e...», ovvero riflessioni sulla nostra storia e sul nostro futuro. L'inaugurazione della mostra «Fratelli d'Italia» è sabato 15 ottobre alle ore 18.30; con un inedito buffet «tricolore». Tutte le proposte sono ad ingresso libero.
Il centro culturale «La Firma» ripropone l'abbinamento tra un'esposizione e un breve ciclo di film, dedicato in questo caso alla nostra storia risorgimentale e pensato per privilegiare alcune pellicole poco viste ma importanti, legate a due grandi registi italiani: Roberto Rossellini e i fratelli Taviani. Tutti i film sono proiettati alle ore 21 nell'auditorium del Conservatorio di Riva del Garda con ingresso libero.
S'inizia domenica 16 ottobre con «Allonsanfan», film del 1974 di Paolo e Vittorio Taviani. In quest'opera un meraviglioso Marcello Mastroianni dà vita ad un personaggio di traditore degli ideali risorgimentali: la messa in scena di una crisi esistenziale (e politica) e delle conseguenti bassezze a cui può far ricorso anche il più puro dei rivoluzionari. Come sempre nelle opere dei fratelli Taviani il film ha notevoli punti di contatto con l'attualità del momento in cui è stato girato (l'inizio degli anni '70) ma anche con la nostra dolorosa attualità politica.
Domenica 23 ottobre con «Vanina Vanini» di Roberto Rossellini: anche qui una storia di tradimento - questa volta dettata da un sentimento amoroso - sullo sfondo della Roma della Restaurazione. Tratto da un racconto di Stendhal, un'intensa Sandra Milo interpreta la principessa Vanina Vanini che in preda alla passione amorosa per un carbonaro non esita a ricorrere alle soluzioni più estreme e a sacrificare ogni ideale.
Il ciclo si conclude domenica 30 ottobre con «Viva l'Italia», ancora di Rossellini, girato nel 1961 per celebrare il centenario dell'Unità d'Italia. Il film si presenta come una cronaca minuta, attenta ai fatti quotidiani e ai riflessi secondari della grande avventura storico-politica sui suoi protagonisti. Rossellini - tratto caratteristico della sua poetica - vuole rimare fedele ai «fatti» e fare della spedizione dei Mille una narrazione il più fedele possibile degli avvenimenti così come si sono svolti. L'ambizione rosselliniana non è la «reinterpretazione» della storia, ma il saper coglierla mentre si svolge sotto i nostri occhi con uno sguardo il più possibile «vergine».
Da segnalare, infine, che mercoledì 2 novembre alle ore 20.45 nella galleria civica «Craffonara» si svolge una serata sul tema «Irredentismo e Risorgimento. Autonomia e...», riflessioni sulla nostra storia e sul nostro futuro: intervengono Renato Ballardini, già presidente della Commissione Affari costituzionali alla Camera, e Giuseppe Ferrandi, direttore del Museo Storico di Trento.
organizzazione: Centro culturale La Firma