Fugen

Conferenza/Concerto dedicata all’opera musicale di Lyonel Feininger 

Incontri e convegni
Lyonel Feininger

Relatori Giuseppe Calliari e Marco Gozzi
Momenti musicali eseguiti da Adriano Dallapè e Stefano Rattini
Con proiezioni di immagini e documenti dalla vita e opera del pittore-musicista Lyonel Feininger
Il volume è edito dal "Centro di eccellenza Laurence Feininger” e dalla LIM (Trento-Lucca) per la cura di Paolo Delama con saggi di Danilo Curti-Feininger e Marco Gozzi.

Il “Centro di eccellenza per gli studi musicali Laurence Feininger” in collaborazione con la Biblioteca civica “G.Tartarotti” di Rovereto presentano il volume appena edito di Lyonel Feininger, “Fugen – L’opera musicale”. La conferenza, sostenuta dalle voci di Giuseppe Calliari e Marco Gozzi, sarà arricchita da momenti musicali che vedono protagonisti al pianoforte Adriano Dallapè e Stefano Rattini che eseguiranno la Fuga X e la Fuga XII rispettivamente del 1925 1926 di Feininger per pianoforte a tre mani (originariamente per organo). Un appuntamento di tutto rilievo che prevede in contemporanea la proiezione di immagini della vita e dell’opera del grande pittore-musicista, padre del musicologo Laurence Feininger, trentino d’adozione e fondatore della Biblioteca musicale Feininger che custodisce presso il Castello del Buonconsiglio di Trento un rarissimo patrimonio di musiche sacre dal Gregoriano alla Polifonia al Barocco romano.

Il celebre pittore Lyonel Feininger, primo Maestro alla Bauhaus di Gropius a Weimar era anche un eccellente violinista e aveva studiato le grandi opere organistiche di Bach con grandissima attenzione e passione. Oltre ciò si dilettò anche nella composizione di tredici fughe per pianoforte e organo, edite dal figlio Laurence in edizione facsimile dai manoscritti nel 1971, nelle quali si sente il respiro dei primi decenni del secolo XX: la Bach-Rennaissance con il compimento della pubblicazione dell'Opera omnia di Bach da parte della “Bachgesellschaft”, l'orchestrazione di alcuni preludi e fuga o corali da parte di Elgar, Schönberg, Respighi e altri, la rielaborazione di alcune pagine monumentali di Bach da parte di Reger o Busoni spingono il pittore a studiare l'Arte della fuga di Bach e di carpirne i segreti compositivi soprattutto cogliendone l'aspetto architettonico e costruttivo. Proprio come nella pittura dove partendo dai soggetti di chiese di campagna ne sa ricavare, in trasfigurazione, grandi cattedrali, così nella composizione partendo da temi semplici, rielabora pagine organistiche monumentali a 4 o 5 voci di ampio respiro.