Fully Booked - Vivere al Grande Hotel di Beira
ll Grande Hotel di Beira fu costruito a metà degli anni Cinquanta, quando il Mozambico era una colonia portoghese, per mostrare al mondo la forza e il successo del regime fascista al potere in Portogallo dal 1933.
Era un luogo di opulenza e venne concepito per essere tra gli hotel più lussuosi d'Africa. Un posto solo per ricchi, per lo più bianchi.
In stile Art Deco, le facciate dalle enormi forme geometriche dovevano rappresentare la modernità. Mentre l'esterno non presentava ornamenti o motivi intricati, gli interni dai sontuosi saloni e scalinate erano fatti con materiali costosi e moderni abbastanza rari nella regione.
Il Grande Hotel era famoso in tutto il mondo, ma chiuse i battenti nel 1963 perché nei suoi otto anni di attività non fu mai redditizio, dato che pochissime persone potevano permettersi di alloggiare in una delle 116 camere.
Da allora, il Grande Hotel è diventato casa per le persone più vulnerabili, in una città che è in costante crescita ma non è in grado di costruire alloggi decenti e adeguati per chi ci vive. Si stima che attualmente vivano circa 4000 persone, molti dei quali bambini e adolescenti, che occupano tutte le stanze e ogni sezione di questo enorme edificio buio e umido, comprese le scale, i lunghi corridoi e gli scantinati.
Tra ottobre del 2020 e i primi mesi del 2021 sono andato regolarmente al Grande Hotel. Passo dopo passo alcune persone mi hanno aperto le porte delle loro case e hanno condiviso con me molti momenti della loro vita quotidiana, fatta di costante precarietà, ma anche di grande forza d'animo per migliorare la loro situazione.
In questo periodo ho realizzato il mio primo progetto fotografico.
Paolo Ghisu
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