Fuori campo

Mostra fotografica

Esposizione fotografica, dagli scatti di Alessandro Lacché.

La primavera 2011 verrà ricordata per le rivolte popolari che, scoppiate dapprima in Tunisia, si sono allargate a macchia d'olio in tutto il Nord dell'Africa finendo con l'interessare quadranti geopolitci diversi. Le situazioni di aperto conflitto, in primis la guerra di Libia, hanno portato all’esodo di decine di migliaia di persone verso l'ultimo avamposto a sud dell'Europa: Lampedusa. L'Italia si è trovata dunque ad affrontare il secondo disastro umanitario a partire da quello balcanico degli anni '90.
I migranti dal Nord Africa, considerati dal governo come richiedenti asilo politico, sono stati redistribuiti tra le regioni con decreto esecutivo d'urgenza. Il piano messo in atto dalla Provincia Autonoma di Trento si distingue per la peculiarità dei suoi intenti: non solo gestione dell'emergenza umanitaria ma anche accoglienza reale ed effettiva sul territorio.
Per questo la PAT per il tramite dell'Assessorato alle Politiche Sociali ed Abitative con il suo braccio operativo Cinformi, ed in collaborazione con una serie di realtà operanti nel sociale, ha deciso l'inserimento dei richiedenti asilo su tutto il territorio trentino in modo da favorire l'inserimento di questi nel tessuto sociale. Tale inserimento è stato però preceduto da un periodo di permanenza all'interno del campo di accoglienza organizzato all'interno del Campo della Protezione Civile sito in Marco.
Numerose sono le realtà che hanno partecipato all'organizzazione e alla gestione: dalla Protezione Civile alla Croce Rossa Italiana, passando per i Gruppi Alpini NU.VOL.A. e per i giovani del Servizio Civile Provinciale Attraverso il campo sono transitati 250 migranti provenienti da numerosi paesi dell'Africa del Nord e da quella sub-sahariana, tutti presenti in Libia al momento dello scoppio del conflitto. A questi sono stati assicurate cure mediche, aiuto e sostegno psicologico, corso base di lingua e geografia italiana, accompagnamento presso questure ed uffici competenti, nonché momenti ricreativi.
La mostra fotografica racconta tutto questo.