Fuori non ci sono che ombre, e cadono
Fuori non ci sono che ombre, e cadono
A cura di Alessandro Quasimodo
Omaggio al poeta
Con la partecipazione di Franca Nuti, Luciana Savignano, Alessandro Quasimodo
Ettore Borri al pianoforte
Coreografie di Susanna Beltrami
Costumi di Alviero Martini
Luci di Lorenza Bonfanti
"Fuori non ci sono che ombre, e cadono": pertinente, suggestivo il titolo dell'omaggio che Alessandro Quasimodo ha dedicato alla ricongiunta memoria del padre, nel centenario della nascita, e della madre, la danzatrice Maria Cumani. L'incostanza amorosa del poeta siciliano non è un mistero, e si poteva temere che la serata (per il cui successo, al Teatro Studio, sono stati determinanti, accanto ad Alessandro Quasimodo, Franca Nuti e Luciana Savignano, con Ettore Borri al piano) assumesse i limiti di una "cronaca famigliare" rivisitata con animo filiale. È stata invece la messa a nudo rigorosa, quasi spietata, di una passione complessa e profonda, sempre mantenutasi nelle alte sfere dell'arte: verità emersa senza infingimenti dal fitto, spesso bruciante scambio di lettere fra il poeta e la danzatrice, dal loro primo incontro nel '36 fino allo spegnersi di un amore forse troppo esigente per durare per sempre. Ma ecco che anche alla fine il poeta, già carico di gloria, sa distinguere fra le "ombre" delle altre donne e l'"angelo infernale" (così la chiamava) che danzando era diventata una cosa sola con la sua poesia.
Che Maria Cumani fosse, di fronte all'irrequietezza sentimentale ed erotica di Quasimodo, amante pura, generosa e disinteressata noi l'abbiamo capito anche grazie alla meravigliosa interpretazione che delle lettere e delle pagine del suo diario ci ha dato Franca Nuti: mentre Luciana Savignano è stata, altrettanto meravigliosamente, il tramite fra le parole e la danza, dai fremiti amorosi dell'inizio fino al rogo, in un abito rosso, dell'amore distrutto dal tempo. "Errori, forse, menzogne mai": sulla bocca del figlio, le parole di Quasimodo sono risuonate come la verità segreta di un uomo che s'era esiliato nella poesia.
Ugo Ronfani
organizzazione: Nicolodi Editore