Gemine Muse 2003
Si inaugura l'8 novembre in 28 città italiane la seconda edizione nazionale di Gemine Muse, il progetto di arte contemporanea che apre le porte di 28 prestigiosi musei a 89 artisti emergenti, proposti da 32 giovani critici.
Gemine Muse è un'iniziativa promossa dal GAI - Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani - e da CIDAC - Associazione delle Città d'Arte e Cultura. Il progetto si è poi sviluppato in collaborazione con DARC - Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte Contemporanee, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo (MAXXI) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, inserendosi pienamente nell'attività di promozione dell'arte contemporanea in Italia e all'estero, in particolare dei giovani artisti, che la Direzione ha fra i suoi obiettivi istituzionali. La creazione di un circuito informativo di riferimento e di un network di spazi espositivi delle città italiane che aderiscono a questa iniziativa è infatti il nodo fondamentale per la creazione di una vera e propria rete dell'arte contemporanea italiana.
La manifestazione, che prenderà il via l'8 novembre 2003 per proseguire fino all'11 gennaio 2004, è resa possibile anche grazie alla collaborazione dei 28 Comuni, tra i quali il Comune di Trento.
Per Gemine Muse i giovani artisti si sono ispirati ad un'opera "antica" per realizzare un lavoro inedito - con esiti a volte inusuali - che verrà esposto nei diversi siti museali. Alla direzione artistica del progetto espositivo Virginia Baradel che ha disegnato le tracce di questo viaggio nelle diverse città grazie alla complicità di giovani voci della critica italiana.
Direzione Artistica: Virginia Baradel
Curatori Trento: Marco Tomasini e Riccarda Turrina
Catalogo: Edizioni GAI - Circuito Giovani Artisti Italiani; bilingue
A Trento, grazie alla partecipazione del Comune di Trento, in collaborazione con la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, è stato prescelto il Museo Diocesano Tridentino. I curatori Marco Tomasini e Riccarda Turrina presentano al pubblico l'opera di Santi Oliveri. Nella sala degli arazzi fiamminghi il profano si confronta con il sacro sul tema della natività. Tema delicato in quanto ogni approccio di arte contemporanea a un'opera religiosa antica implica un facile giudizio selettivo: il sacro non si tocca, non è liberamente interpretabile, lo si può solo contemplare restando soli con noi stessi, protetti dagli austeri ambienti museali che ci isolano rispetto alla realtà esterna. Ma la natività fa parte del quotidiano, fa parte di quel meccanismo biologico rimasto intatto dall'origine del mondo. La tradizione vuole che Cristo sia nato in un ambiente umile e quotidiano per quel tempo: in una stalla. Un evento sacro quindi inserito in un luogo fortemente connotato dalla realtà.
Accanto all'arazzo della Nascita di Cristo scorrono su un monitor le fotografie di Santi Oliveri. Due tessiture sono quindi a confronto: quella antica e pregiata dell'arazzo (lana, seta e oro) e la moderna tessitura dello schermo del monitor fatto di intrecci verticali e orizzontali di pixel luminosi. Foto che indagano il presente alla ricerca di questo evento che quotidianamente si ripete e che la nascita di Cristo simboleggia. Il giovane artista è sempre stato affascinato dai "non luoghi" metropolitani: stazioni, aeroporti, parchi: ambienti anonimi pubblici e di passaggio nei quali egli, con un clic, immortala l'essenza emotiva dell'individuo. Con discrezione si è aggirato nei reparti di maternità degli ospedali focalizzando l'obiettivo alla ricerca di quell'alone magico (messo in risalto dall'acceso cromatismo) che avvolge la nascita di un bambino e tutto ciò che gli sta attorno. I gesti, gli sguardi di venerazione dei personaggi dell'arazzo riecheggiano nelle stanze asettiche, tra i complessi macchinari, sotto le luci fredde dei reparti, in cui vengono al mondo le piccole creature frutto dell'amore dei genitori, moderni Giuseppe e Maria.
Gemine Muse è un percorso tutto italiano che svela tra opere, installazioni, realizzazioni sonore, performance, video, l'armonia tra tradizione e innovazione. Per esplorare il pianeta Gemine Muse è stato realizzato un catalogo bilingue che costituisce lo strumento ideale anche per riscoprire i tanti musei che ospitano la manifestazione; inoltre sul sito www.giovaniartisti.it approfondimenti, news, schede, database e molte altre curiosità.
Un ringraziamento particolare alla dott.ssa Sandra Chighizzola, al dott. Carlo Favaretti della Direzione Generale Azienda Provinciale per i servizi sanitari di Trento e al dott. Giuseppe De Nisi, primario del reparto di Neonatologia dell'Ospedale Santa Chiara di Trento per aver permesso all'artista Santi Oliveri di scattare le foto all'interno della struttura ospedaliera.
organizzazione: GAI Circuito Giovani Artisti Italiani - CIDAC Associazione Città d'Arte e Cultura