Gerolamo Fazzini: Uccidete me, non la gente
Storia di una donna coraggio in Myanmar (Birmania)
Mentre il mondo è attanagliato dal covid, in Myanmar si scatena un colpo di stato. L’esercito imbavaglia la fragile democrazia birmana, incarnata dalla leader Aung San Suu Kyi, messa agli arresti. Ma – sorpresa! – il popolo non sta alla finestra e scende in piazza. Nascono dimostrazioni di massa animate da giovani che chiedono il ritorno della democrazia. Scatta la repressione militare, con uccisioni, arresti e violenze. Un film già visto altre volte.
Ma quanto accade il 28 febbraio 2021 ferma l’orologio della storia. Una suora affronta, in ginocchio, un plotone di soldati pronti a sparare sui manifestanti che a Myitkyina, come in altre città, chiedono libertà. Suor Ann Rose Tawng si pone a protezione dei giovani dimostranti, mettendo a repentaglio la propria vita in nome della dignità umana.
La memoria corre a Tank Man, l’uomo diventato famoso perchè si mise davanti ai carri armati cinesi durante la repressione di Piazza Tienanmen: di lui non si è saputo più nulla. La storia di Ann Rose, invece, la possiamo conoscere in queste pagine.
“Vedendo i manifestanti in pericolo, ho deciso di proteggerli, anche a rischio della vita. Sono andata dai poliziotti e li ho supplicati. Mi sono inginocchiata e ho alzato le braccia al cielo, invocando l’aiuto del Signore. «Se volete picchiare la gente o sparare sui dimostranti, fatelo con me al posto loro. Uccidete me, non la gente». suor Anne Rose Nu Tawng.
Gerolamo Fazzini (Verona 1962) è giornalista, scrittore e autore televisivo. Consulente di direzione per il settimanale Credere e il mensile Jesus (Gruppo San Paolo), editorialista del quotidiano Avvenire, è stato per anni direttore di Mondo e Missione, mensile del Pime, col quale continua a collaborare nell’ambito della comunicazione. Insegna Teoria e tecnica del Giornalismo all’Università Cattolica di Brescia.
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