Ghiaccio e velluto. Modulazioni di luce negli scatti di Elena Munerati
Venerdì 24 agosto alle ore 18.00, presso la Sala Aurora di Palazzo Trentini, in Via Manci 27, si inaugura la mostra Ghiaccio e velluto, personale della fotografa trentina Elena Munerati.
La rassegna antologica, promossa da Ernesto Bertoli e da Funivie Folgarida Marilleva, e accolta nella prestigiosa sede del Consiglio provinciale, presenta circa settanta opere dell'artista, eseguite lungo l'arco della sua lunga attività.
Già presentata a Folgarida a cavallo tra il 2002 e 2003, la mostra giunge ora a Trento in un'edizione che include parecchie opere nuove. L'obiettivo di Elena Munerati si posa con sguardo fine e sapiente su numerosi reperti archeologici della nostra terra; fra questi una lucente bottiglia in vetro d'epoca romana dalla necropoli "Ai Paradisi" di Trento e due spilloni in bronzo che la fotografa come per magia è riuscita a mettere in posa eretta su di un piano di luce: uno del XII sec a.C. rinvenuto a Romagnano e uno del VII sec. A. C. trovato a Zambana. Di quest'ultima mirabile immagine bene scrive Lia Camerlengo, nell'essenziale eppur puntuale prefazione al catalogo: "Perfettamente verticale, miracolosamente appoggiato sull'estremità minuscola, in uno spazio vuoto che lo avvolge di luce seguendo l'espandersi ritmico dei nodi e le corrosioni granulose del metallo: forma, materia e tempo in un piccolo oggetto sottile, che, sfumata la dimensione contingente, porta con fragile potenza la disarmante maestà della storia".
Ghiaccio e velluto è anche un'occasione per ricordare con orgoglio quei nomi importanti della storia fotografica trentina che per mezzo secolo ruotarono intorno alla Soprintendenza e al Castello del Buonconsiglio, dove fin dagli anni Venti si trovava il laboratorio di Sergio Perdomi, la cui attività venne proseguita prima dai Fratelli Pedrotti e quindi da Rodolfo Rensi. Con Rensi Elena Munerati, ancor giovanissima, cominciò la sua vita di fotografa.
Fra i temi prediletti dell'artista, oltre all'arte e all'archeologia, i paesaggi trentini e i ritratti. Su tutto l'obiettivo di Elena Munerati si posa con uguale sapienza e con identica sensibilità: ghiaccio e velluto, appunto, come il titolo della mostra riporta, ripetendo quello di una delle immagini più significative.
Allestimento: Chiara Bertoli. Catalogo Arca